di Leonardo Palmisano
Un giorno, tra cento anni, gli esseri umani che godranno di una Terra meravigliosa e che vivranno esistenze felici e spensierate, ricorderanno Silvio Berlusconi come colui che per primo mostrò al mondo, a cavallo tra due millenni, tutta la verità sulla natura della dottrina politica economica e sociale uscita vincitrice dai conflitti grotteschi e sanguinosi del ventesimo secolo: il liberismo.
“Egli”, diranno, “incarnò alla perfezione l’idea che, in totale assenza di avversari, l’arroganza del vincitore non potesse continuare a essere giudicata come l’espressione di un imminente tentativo di aggressione ai contendenti, ma meritasse di essere considerata e percepita per quello che era: il mezzo migliore per far capire a tutti che nessuna contesa sarebbe più stata possibile”.














