[Ricevo e volentieri pubblico.]
In merito all’annullamento dell’incontro tra Valerio Morucci e gli studenti di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma – incontro sul tema “Cultura violenza memoria” previsto per il prossimo 12 gennaio –, esprimiamo profondo disagio nel constatare che all’interno di una Università, luogo deputato al libero confronto delle opinioni e all’approfondimento della conoscenza, non vengono garantiti diritti basilari come quelli sanciti, nella nostra Costituzione, dall’articolo 3 (pari dignità sociale di tutti i cittadini) e 21 (libertà di parola). Nonostante il pesante giudizio storico e morale che è tuttora doveroso esprimere sull’operato delle organizzazioni di cui Valerio Morucci ha fatto parte negli anni Settanta, e sulle azioni di Morucci stesso, i principi espressi dagli articoli sopra citati sono indisponibili. Si aggiunga a questo che Morucci è stato fra i primi a rinnegare la lotta armata e a fornire contributi per la comprensione delle dinamiche eversive che hanno tragicamente segnato il Paese trent’anni or sono, che proprio in virtù di questa serrata autocritica e di questa disponibilità al confronto e all’esame ha potuto già in passato partecipare ad incontri pubblici e dialogare con alte cariche istituzionali e politiche.




di Luca Ricci



di Alberto Pezzini

