di Demetrio Paolin
A Torino, dal mio ufficio ho un luogo privilegiato d’osservazione. Riesco a vedere l’incrocio tra corso Siccardi e via Barbaroux. Così certe volte, soprattutto nelle giornate in cui piove, mi metto alla finestra, e aspetto.
Immancabile arriva.
Vedo comparire un pedone che attraversa – ha solitamente un piccolo ombrello di quelli che stanno in una borsetta o in una 24ore – e forse sta venendo qui nel mio ufficio oppure si deve infilare in via Barbaroux. Cammina svelto sulle strisce pedonali e non guarda se arrivano le macchine. Attraversa la strada – i sensi di marcia di corso Siccardi sono divisi da un piccolo giardino, nella parte delimitata da via Barbaroux e via Cernaia, poi corso Siccardi diventa corso Galileo, quindi un’altra storia – e di solito nell’atto dell’attraversamento succede questo.







di Gianluca Veltri