
disegno di Albert Dubout per PANTAGRUEL, GARGANTUA
Erano giorni, mesi, anni, e qualche settimana fa ne avevo parlato su, http://www.georgiamada.splinder.com/, che volevo ritrovare un testo di Céline. Letto anni prima sul Magazine Litteraire e che da solo sarebbe bastato a dare un calcio in culo alle finte polemiche critico letterarie che riempiono il vuoto delle terze pagine dei nostri quotidiani, con altro vuoto. Del resto a colpi di vuoti la politica nostrana pretende di essere vestita di tutto punto, quando invece il re è nudo, e come se non bastasse non da affatto un bello spettacolo di sè. -Tutti a vuotare!- si dirà, dimenticando ogni centimetro di lotta, di sangue versato che sono stati necessari per esercitare un altro tipo di diritto, quello alla vita politica. E alla fine l’ho trovato, l’articolo, cercando tutt’altro – per i libri si sa è come in amore, conta l’odore e quello non lo programmi- alla librairie Voyelles di Torino. Si intitola Le style contre les idées(Editions Complexe,1987). Per Nazione Indiana farò una traduzione proponendone subito una versione che editerò da me – perchè esiste anche l’autoediting e non è meno severo- nelle ore a seguire. Post post.
ps
Quella che segue è una versione leggermente editata, da me, grazie anche alla gentilezza e alla grazia di una commentatrice, tale Emma, che pur apprezzando la gratuità del gesto, del tradurre, segnalava alcune inesattezze particolarmente imbarazzanti ai fini della comprensione del testo e del pensiero celiniano. Invito allora la redazione di Libero, che a mia insaputa l’ha pubblicato qualche giorno fa , a prendere i provvedimenti del caso. Ringrazio, invece il commentatore Carlo che ha messo su la versione originale – avevo lavorato sulla versione cartacea – permettendo ai francofoni di accedere senza alcuna mediazione al testo di Céline. Vive Rabelais!
Rabelais ha fallito
di
Louis Ferdinand Celine
traduzione di Francesco Forlani




di Gianni Biondillo