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Le mani degli schiavi (prima parte)

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di Marco Rovelli

La vittima del sacrificio è la persona muta che soffre ciò che gli altri dicono.
(Aldo Gargani, Sguardo e destino).

Ho visto le mani di Michael consegnarmi dei documenti, ed eravamo in aperta campagna, e io non ero un poliziotto. Ho visto le mani di Mircea afferrare la scopa sotto la volta della basilica per ripararsi dalle memorie. Ho visto le mani di Marcus ubriaco stringere le mie e chiedermi di non dimenticare il suo nome e chiedere di lui. Ho visto le mani di Dragan stringere le sbarre e dire sottovoce, Non sto bene.
Ho visto ciò che tutti sanno, e tutti possono vedere. Semplici gesti di mani.

@ Primo Levi

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immagine da:
I Torinesi in coda al Cinema Massimo per ricordare Primo Levi

di
Francesco Forlani
e Montgolfier

Ieri sono andato ad una serata dedicata a Primo Levi,al Cinema Massimo, dove Moni Ovadia e Walter Barberis leggevano ”I sommersi e i salvati”. A parlare era soprattutto il testo, in uno, attraverso la voce dello storico, dell’interprete, nell’altro, Moni Ovadia, quella dell’autore, perchè “ascoltare, così come guardare o contemplare, è toccare l’opera in ogni parte – oppure essere toccati da lei, il che è lo stesso. ” . (Jean Luc Nancy)

Asse politico

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di Piero Sorrentino

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C’è un primo colore del giorno che a Napoli si allarga sulla spianata di cemento e asfalto chiamata Asse mediano, un riflesso scialbo che dura qualche minuto, quando la luce comincia nel cielo e il sole del primo mattino butta qualche raggio attraverso il nero della notte che se ne va.
È il colore dei rifiuti. La tinta degli scarti. Qui pure la spazzatura si porta appresso una materialità incontestabile: ha una consistenza, una forma, un odore. E un colore, che invade la vista già di primo mattino, quando dopo Frattamaggiore percorri la statale 162 in direzione del Lago Patria.
Lungo la fetta di asfalto che da Afragola va verso Giugliano viaggiano i camion dell’ASÌA, si muovono i tir coi cassoni ribaltabili colmi di immondizia, corrono i furgoncini delle aziende esternalizzate che hanno vinto gli appalti per la raccolta dei rifiuti. Il trasporto delle tonnellate di munnezza che affogano la città passa di qui.

Risposte di Massimo Sannelli alle domande di Sebastiano Aglieco

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Quali sono i poeti che pensi più “significativi” oggi, tra i più noti e pubblicati da grandi editori e tra i meno noti, ma comunque bravi, secondo te? Fa’ dei nomi.

Giuliano Mesa, Elisa Biagini, Marco Giovenale, Stefano Guglielmin, Sergio La Chiusa, Rosaria Lo Russo, Marina Pizzi, Elio Talon; su un piano ‘altro’ – perché non è, non si considera e non vuole essere considerata «poeta» – Chiara Daino. Paola Zallio è poeta unius libri (Lingua acqua), e ora tace, perché ha preferito – lo so bene – la vita: ma Lingua acqua era un libro alto. Alessandra Greco vive appartata a Firenze, e i suoi libri sono o autoprodotti o pubblicati in 100 copie dalle edizioni di Cantarena: se fosse conosciuta, i ‘canoni’ – con tutta l’approssimazione e l’ingenuità del concetto di canone, soprattutto oggi – includerebbero anche Greco.

Chi sono secondo te i poeti che sono “maestri”, importanti oggi per la “vita” della poesia in Italia? Fa’ dei nomi.

In primo luogo Giuliano Mesa, da anni: per la purezza decisiva delle sue affermazioni, che hanno la precisione scientifica di chi ha letto tous les livres – e ha la carne e la mente tristi – e la naturalezza di ciò che è vero e presente da sempre, come l’aria e la luce. Un altro grandissimo maestro etico – non si è quasi maestri di altro, e la tecnica si impara anche da soli – è Francesco Marotta. Da Lo Russo ho imparato un incantesimo necessario: un possibile «donnizzarsi» che fa giustizia del peso maschile, del cattivo odore e della sensualità dei maschi. Da Marina Pizzi imparo, come da uno specchio, una religione matta e disperatissima, e bestemmiante, della poesia. Dico volutamente, senza banalità, che è una religione.

Occhi tristi in discoteca

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di Mauro Baldrati
Alla fine il sabato sera naufraghiamo sempre nelle sale da ballo schifiltose della bassa ferrarese. Ma che fare in questo lunghissimo inverno a Mezzaluna, il paese più infelice e pidocchioso del mondo? Che fare nel Nulla Nebbioso, congelati sulle panchine del viale dei platani? Così quando arriva Il Ciuffo, il capo della banda dei Selvaggi, a raccattarci, lui che ha la patente e anche la macchina, io e il mio amico Rambò, presi per fame e per malinconia, saltiamo subito a bordo della Giulietta sprint col motore truccato. L’auto parte con un ringhio e, dopo una corsa folle nella nebbia delle valli di Comacchio, sbuchiamo sulla Statale Romea.

Juke-box / Apuamater Sottosopra

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Il 10 aprile 1945 Massa venne liberata dai nazifascisti. Massa-Carrara, provincia medaglia d’oro al valor militare per la guerra di Resistenza. Questa sera l’ANPI ha organizzato un concerto, al teatro Guglielmi. Ci saranno Ivan Della Mea, Alessio Lega, Stefano Barotti, Simeone Pozzini. E poi il sottoscritto, da solo e insieme agli Apuamater di Davide Giromini, che hanno composto la più bella canzone “apuana”: Sottosopra. Non posso riprodurne la melodia, trascinante, perfino imponente direi – ne pubblico il testo.

m.r. 

Ora che danno fervidi l’anima ai malfattori
dei padri miei lo sangue trasformo in lacrime e immergo d’ori
ma io rimembro un tempo in cui furon di noi custodi
già sgretolava il mento calcareo vento che il petto erode

Archivi Sud: Stanko Cerovic vs Kafka

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Le metamorfosi di Kafka
di
Stanko Cerovic
traduzione di Sandra Rivazio
«Era disteso sul dorso duro come una corazza e, se sollevava un poco il capo, scorgeva il proprio ventre convesso, bruno, diviso da indurimenti arcuati, sulla cui sommità la coperta, sul punto di scivolare del tutto, si tratteneva ancora a stento. Le numerose zampe, miserevolmente sottili in confronto alle dimensioni del corpo, gli tremolavano incerte dinanzi agli occhi».
Che cosa gli è successo? Perché è cambiato? In che momento è avvenuto il cambiamento? Aveva avuto un ‘sogno inquieto’. Il sogno è una sorta di caricatura del miracolo della vita: le forme non-forme all’interno e all’esterno della realtà. Gregor si è forse svegliato dalla sua vita che non era altro che un sogno inquieto? Oppure è semplicemente ritornato alla realtà, alla sua vera realtà?

Letture indiane – Virus

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cosa: una serata su virus e contaminazione in ambito letterario, poetico, musicale, matematico e informatico
quando: mercoledì 11 aprile 2007, alle ore 21
dove: a Torino, al Circolo dei Lettori in via Bogino 9. tel 0114326820/21
chi: Nazione Indiana – Francesco Forlani, Andrea Inglese, Andrea Raos, Jan Reister, Antonio Sparzani e Mattia Paganelli
ingresso libero

Milano ti ama

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di Franz Krauspenhaar

Sono qui, nato e cresciuto  nel noord, più o meno a sud del vero nord. In un punto imprecisato. Milano è imprecisabile. Non so nemmeno lontanamente dove davvero si trovi. Potrebbe essere Calcutta ad agosto, Londra d’inverno, e le poche volte che qui c’è vento potrebbe essere Bruxelles prima della solita pioggia belga da paese piatto. Da qualche parte sempre imprecisata, girando per il centro o anche imbastendo la tua via per le periferie, Milano sfuma, senza che tu te ne accorga, in un acquerello triste come un murale messicano notturno al quale certi soliti ignoti hanno tolto i colori caldi. Tonalità di grigio, circoli, spirali di grigio luminescente. Poche le vere luci, la notte, quasi tutte fioche, e le strade che si svuotano presto, e i tram che svicolano ciabattando su ferro a bassa temperatura, e snodi di mani, rasoi di passi, tacchi che secchi rotolano su pavimenti mobili, cigolare di biciclette astute con le auto, che a loro volta piegano a destra o a sinistra  verso un chissà chi e un chissà cosa.

L’ultimo verso. Ad memoriam Johannes Bobrowski

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bobrowski.jpgdi Stefanie Golisch

Andiamo lontano.
Ma non arriveremo molto vicino.
Andiamo all’est. All’est di Berlino. A Friedrichshagen, un quartiere, o meglio una cittadina, sul Müggelsee dove, all’inizio del Novecento, scrittori e poeti di tutta la Germania avevano formato un circolo letterario, il Friedrichshagener Dichterkreis, che rese famosa questa piccola località con le sue belle ville costruite da ricchi villeggianti berlinesi.
Dal 1938 fino alla sua morte visse qui Johannes Bobrowski ( 1917-1965), una delle voci poetiche più originali della letteratura tedesca del Dopoguerra.

Football

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di Valter Binaghi

(Adattato dal romanzo: La porta degli innocenti, Dario Flaccovio Editore 2005)

In un villaggio dell’Africa nera un giorno arriva una jeep lucente come un drago dell’epoca degli antenati, e scende l’uomodelmonte, quello degli ananas.
È sicuramente vestito di lino e ha in testa un gran cappello, sicuramente bianco.
I capifamiglia lo assediano: «Il prezzo degli ananas è crollato e non abbiamo più di che impastare una focaccia. Vogliamo tornare a coltivare manioca».

Emergenza scuola #1

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[ripubblico la prima puntata dell’inchiesta uscita ieri 6 aprile sul manifesto]

di Cinzia Gubbini

In classe si lavora con la creta e i cartoncini Bristol. Per le vacanze pasquali appena incominciate, gli alunni dell’87mo circolo Ada Negri di Roma – tre plessi di scuola elementare – hanno preparato dei «regali» per i genitori: si fa così, da sempre. Creatività e manipolazione di materiali fanno bene ai bambini. Che, in futuro, faranno grande il paese. Ma la creta non c’è, in uno dei circoli più grandi della capitale. Quindi la comprano le maestre: che fai, non prepari niente per Pasqua? Tanto, le insegnanti dell’Ada Negri ci sono abituate. Ma anche le famiglie ci mettono del loro. I 1.200 alunni della scuola nello zainetto portano la carta igienica e il «kit pulizia»: sapone liquido e salviettine. Come succede un po’ dappertutto da parecchio tempo, ormai.

Da “Nessuno ci guarda”

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di Eleonora Danco

“Mamma mi posso fare il bagno? Mi posso fare il bagno? Mi posso fare il bagno? Se lo stanno facendo tutti, mi posso fare il bagno? Se lo stanno facendo tutti…”
“E voi aspettate! Non sono ancora le undici, manca un quarto d’ora… E tu il bagno poco che hai i reumatismi!”
“Io non lo so che sono i reumatismi, l’anno scorso mi avete fatto fare le sabbiature alla fine della spiaggia dove tutto è bollente. Ma quest’anno io ho nove anni, nove anni! Sono grande, sono guarita! Se lo stanno facendo tutti il bagno, mamma, se lo stanno facendo tuuutti…”.

F.A.M.I.G.L.I.A.

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images-famiglia-adams.jpg Di Paolo Volponi

Da La macchina mondiale

Avevo trovato invece un gruppo di circa trenta uomini che restavano sbalorditi e sottomessi di fronte alla prepotenza del dottor Colombari genero della lupinara. (…)

Garrone, dove cazzo eri?

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Torino Emarginato e deriso dai compagni di classe, un sedicenne studente di Torino si è tolto la vita lanciandosi dalla sua abitazione al quarto piano. Gli altri ragazzi, per prenderlo in giro, in passato lo apostrofavano con il nome di un personaggio della trasmissione tv Grande Fratello indicato come omosessuale, “Jonathan”. Della vicenda si sono occupati i carabinieri. Frequentava l’istituto tecnico Sommellier, considerato uno dei più prestigiosi di Torino, e, come ora spiega la preside, Catterina Cogno, “era il migliore della classe.
Questi i fatti riportati dalla stampa. Cosa pensare?

Ricevo e pubblico (effeffe)

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opera di Ernest Pignon Ernest
NAPOLI. RIFONDAZIONE.

a cura della Redazione del Premio Napoli
Devi provare da qui. Capovolgere le prospettive.
Vista dal mare la città assume un’altra conformazione, cambia identità. Quello che ti appare è il controcampo di una scena che hai sempre vissuto nell’altra prospettiva, che conduce lo sguardo dagli edifici al mare. Adesso mentre ti avvicini la città appare diversa.

Archivio Luigi Nono

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Riprendo dal sito Il Primo Amore un’importante segnalazione. a.r.

Lunedì 26 marzo 2007 alle 18 inaugura la nuova sede dell’Archivio Luigi Nono nella bellissima Sala delle Colonne dell’ex Convento dei SS. Cosma e Damiano, alla Giudecca

L’ARCHIVIO LUIGI NONO è stato fondato nel 1993, su iniziativa di Nuria Schoenberg Nono, allo scopo primario di raccogliere e conservare tutto il lascito del compositore.

Manifesto sull’assetto del mercato TLC

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di Stefano Quintarelli

[pubblico qui il manifesto sulle telecomunicazioni in Italia di Stefano Quintarelli. E’ un testo che cerca di identificare i fondamentali dello sviluppo economico e tecnologico del nostro paese, nei giorni in cui si discute della vendita del gestore della rete TLC italiana. E fa una proposta concreta. Jan]

Francamente… ne ho un po’ le tasche piene.

Mettetevi comodi, questo post non sarà breve, ma spero che scorra bene e qualche sorpresina e qualche idea originale c’é.

Per mesi e mesi abbiamo seguito sui media questioni sulla proprietà di Telecom, chi se la compra, chi non se la compra, quale prezzo per azione, cosa fanno le banche, … solo finanza.

Si sono avvicendati i nomi di Hinduya, Telefonica, Murdoch, Sistema, e adesso AT&T e America Movil.

Due volte, pare, si é andati vicini a concludere: con Murdoch e adesso.

Dopo la prima occasione, MTP mi disse che l’accordo non c’è stato per questioni politiche.

Di certo, quando sembrava che si fosse vicini all’accordo, e solo allora, si é iniziato a parlare di regole di mercato, di separazione della rete di accesso, di strategicità della rete nel sistema per lo sviluppo economico e per la sicurezza dello Stato.

Solo quando pare si arrivi vicino ad una cessione si affrontano temi industriali, quando la cessione si allontana si parla di finanza.

Prima vennero a prendere gli zingari

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lega1.jpg di Gianni Biondillo

Partiamo da un dato incontrovertibile: la Lega, da quattro legislature, amministra, insieme ai suoi alleati, la città di Milano, in una condizione politica davvero unica, con la regione saldamente nelle mani di Formigoni da circa un decennio e con, alle spalle, il governo di centro destra con la più lunga legislatura repubblicana, quello di Berlusconi. Se c’era un problema di sicurezza, questa gente che oggi lancia allarmi e organizza ronde, avrebbe avuto tutte le condizioni ideali per risolverlo. Se c’era. E se, soprattutto c’era la voglia di risolverlo.

Juke Box: Cepollaro vs Gang

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Chicco Il Dinosauro
Testo: Biagio Cepollaro /Musica: Gang

Era sognante sognante fregato
credeva alle fate e al Dio del creato