di Severino Colombo
Alessandro Zaccuri, Il signor figlio, Mondadori, 2007, 336 pag.
«Meglio è tacere una Storia, che narrarla ingombrata di fole». Il precetto del conte Monaldo Leopardi, padre di Giacomo, vorrebbe essere il sigillo su un vaso di Pandora che ha le sembianze di uno scatolone pieno di libri trovato in soffitta. Vorrebbe essere la parola «fine» che chiude per sempre una faccenda di eredità che non riguarda, però, titoli o monete piuttosto gloria e sapere.




