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TROOST. Tradurre il cibo

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troostweb.jpg un raccontorecensione di Marino Magliani che parla di TROOST di Ronald Giphart, ma non solo.

Scendo ad aprire la cassetta postale, esco dal palazzo, mi libero della pubblicità al primo cassonetto, vago per qualche strada alberata, passo davanti alle case dalle vetrate senza tendine, e mi ritrovo in biblioteca. Ci entro per il caffé che costa poco e per leggere la rivista di calcio. La biblioteca offre una collezione di libri di ogni genere e in ogni lingua possibile, francese turco arabo tedesco cinese, libri russi, portoghesi, finlandesi, spagnolo slavo, mancano solo libri in italiano. E’ una storia lunga, l’ avrò chiesto trenta volte all’ impiegata: ” Buondì, cerco la collezione di libri italiani.”

“L’eminenza grigia” di Aldous Huxley

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180px-father_joseph.jpg di Andrea Inglese

Questa scheda dedicata ad un libro ingiustamente dimenticato e che varrebbe la pena oggi come mai di ripubblicare, è apparsa in forma un po’ diversa in il manifesto (5/10/06)

Allo scoppio della Seconda guerra mondiale, Aldous Huxley si trova a Los Angeles, impegnato su di un doppio fronte : da un lato, lavora per la Metro-Goldwin-Mayer all’adattamento cinematografico di Orgoglio e pregiudizio della Austen, dall’altro è sprofondato in una ricerca sulla vita di François Leclerc du Tremblay, un aristocratico francese entrato nell’ordine dei Cappuccini con il nome di padre Giuseppe e divenuto celebre come ministro degli esteri e capo del servizio segreto sotto il governo di Richelieu nella Francia del Diciassettesimo secolo.

Report di una storia del cinema ideologica

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di Simone Ciaruffoli

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I testi che dicono della storia dell’architettura non cominciano con le palafitte, come quelli che ragionano sulla pittura non partono con le pitture delle caverne. Per questo Guido Oldrini, nelle sue 700 pagine intitolate Il cinema nella cultura del novecento. Mappa di una storia critica (Casa Editrice Le Lettere), scansa leggero i Lumière e Méliès, e a pagina 3 esordisce con Griffith. Lumière e Méliès attengono alla sfera del tecnico, e non a quella della forma, Griffith è il primo a scavare le fondamenta linguistiche del cinema. Per Oldrini quindi, la storia del cinema comincia non nel 1895 ma più o meno una quindicina di anni dopo.

Napoletano e Casertano, inferno d’Italia

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[riceviamo da Paolo Esposito un’inchiesta parzialmente pubblicata su La Gazzetta di Caserta del 2 Ottobre. Questa è la seconda parte. Leggi anche la prima parte]

di Paolo Esposito

I problemi dell’agro aversano sono tipici di tutto il casertano e il napoletano, ma ad Aversa e dintorni appaiono con una più netta evidenza, soprattutto perché si vive come se tutto andasse bene, come se tutto fosse nella normalità. L’illegalità diventa la regola, ma c’è chi tenta di combatterla offrendo un’alternativa, tentando di far riemergere questa zona da una cappa di problemi ancestrali. Inesorabilmente però si trova a cozzare con gli interessi della stragrande maggioranza.

Anna Politkovskaya (1958-2006)

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Per poter leggere tutti gli articoli di Anna Politkovskaya apparsi su Internazionale collegarsi qui.

Mirumir traduce oggi l’inedito “una condannata” della Politkovskaja apparso ieri sul Guardian.

Il comune di Casaluce sciolto per infiltrazioni camorristiche

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[riceviamo da Paolo Esposito un’inchiesta parzialmente pubblicata su La Gazzetta di Caserta del 2 Ottobre. Questa è la prima parte, introduttiva, di Emiliana Cristiano e Paolo Esposito. Leggi anche la seconda parte.]

di Emiliana Cristiano

Nel decreto del Presidente della Repubblica del 7 luglio 2006 si legge: “Considerato che nel comune di Casaluce i cui organi elettivi sono stati rinnovati nelle consultazioni amministrative del 26 maggio 2002, sussistono forme di ingerenza della criminalità organizzata, rilevate dai competenti organi investigativi; constatato che tali ingerenze espongono l’amministrazione stessa a pressanti condizionamenti, compromettendo la libera determinazione degli organi ed il buon andamento della gestione del comune di Casaluce; rilevato, altresì, che la permeabilità dell’ente ai condizionamenti esterni della organizzazione mafiosa arreca grave pregiudizio allo stato della sicurezza pubblica e determina lo svilimento delle istituzioni e la perdita di prestigio e di credibilità degli organi istituzionali; ritenuto che, al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell’amministrazione comunale, si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Casaluce”.

Lessico e chiarezza espressiva

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di Sergio Garufi 

lamine.jpg“Fatti, non parole” è l’eterna e disattesa promessa dei politici di ogni schieramento. Una conferma di questo luogo comune viene dal recente invito ad abolire dal dizionario del centro-sinistra termini quali socialdemocrazia ed egualitarismo, retaggio di un passato imbarazzante di cui ora ci si vuole disfare come di una prova a carico. Forse è solo questione di moda, in fondo anche il lessico si aggiorna e si adegua ai tempi che corrono, con nuovi innesti e mesti accantonamenti.

Lettres de Naples/Aldo Masullo

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da POROS, Idee su Napoli e variazioni sul tema del Mediterraneo, Marco Valerio Editore, 2002.
PRESSO LE COSE ULTIME.
Sospensione e seduzione dell’accedere
di
Aldo Masullo

La filosofia in genere completa una giornata; questa volta completa solo una mezza giornata e naturalmente l’inconveniente dell’uccello di Minerva è che levandosi dopo una giornata, o almeno una mezza giornata, piuttosto faticosa, trovi i propri ascoltatori propensi più al sonno che non all’ascolto. Ma la filosofia è sfacciata per sua natura e quindi non esita ad affrontare questo rischio. Tanto più quando come in questo caso si tratta di parlare di una specie di particolare rapporto: tra la filosofia e Napoli.

La scrivania è un optional

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di Marta Bonetti 

 

Ho 34 anni, lavoro da sei. Sono laureata in filosofia e vivo a Lucca. Sono una di quelle che per spiegare che lavoro fa, ha bisogno di un po’ di tempo. Se devo cavarmela con una definizione, mi definisco una “partita Iva”: La forma giuridica, in luogo dei contenuti del lavoro. Mi occupo di formazione. Sono in grado di seguire, in totale autonomia, dall’inizio alla fine un corso finanziato dal FSE (Fondo Sociale Europeo). Dal reperimento fondi al reperimento allievi, dal coordinamento docenti ai comunicati stampa, posso fare tutto. Mi occupo in particolare del back office, il lavoro che sta prima e durante, ma in ogni caso, dietro le quinte. Lavoro e vengo pagata “per progetti”. Lavoro con “l’immateriale”, con il linguaggio, le relazioni. Mi bastano un computer e un telefono. La scrivania è un optional.

mancano pochi giorni all’evento…

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img027.jpgfreudarttoday.gifimmagine-087.jpg questi sono messaggi subliminali prego guardarli di sfuggita

déjà Jukebox

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Socialdemocrazia Gang lyrics
Artist: Gang
Album: Le Radici E Le Ali
Year: 1991
Title: Socialdemocrazia Print
Correct

Benvenuti a terra
con un foglio di via
ne paradiso socialdemocrazia.
Qui niente più scioperi
né opposizione
tutti d’accordo
Superproduzione.

L’osteria delle balle

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di Valerio Varesi 

Soffiava il vento marino e a Lupazzano andavano le gronde. Tutta la valle era percorsa dal russare dei fossi fin giù verso la Termina di cui s’udiva il rombo incollerito.  Una sera da stare allerta sotto i coppi dove rimbalzavano acquate violente come schiaffi. Se fosse successo qualcosa, se l’acqua avesse fatto la matta, il posto dove cercare aiuto sarebbe stato lì, da Pèpo, nell’osteria alla bocca di strada. Bastava chiamare  e  sarebbe arrivata una squadra: erano ancora in tanti dopotutto.

Sonetto dell’ippodromo

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di Angelo Petrella

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Federico Aldrovandi
Ferrara – settembre 2005
via dell’Ippodromo

tonfa spaccati ronfano sul cranio
(“gesticolava e urlava senza senso”) [4.30 – 5.55]
roso da tonfi sordi, in fondo al dorso,
sui denti rotti, in pasto al video lividi

Gavotta dei netturbini punk

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di Damiano Zerneri

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Dice che c’è, ci deve essere una logica in certi gesti. I gesti del lavoro ad esempio, quelli che si potrebbero classificare come interni alla corporazione. Il gesto di salire in cabina con grande prescia invernale e buttare i guanti da lavoro (sfatti ormai e con le camòle) sul piano del cruscotto, per dirne una. Quando è finita la via e caricati tutti i sacchi dello sporco nel rùmine posteriore del camion. Come in quel momento, quando dentro all’abitacolo si issava muggendo la massa bruta di Calderone. Col corpo che fumava del freddo di fuori nel contatto col riscaldamento a pieno regime.
“Ci credi che i sacchi erano come i sassi? Ha ghiacciato tutto. Diglielo Robi” esclamava.

Sincronie 2006 – CHEW-Z

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fotosinc.gifMercoledì 11 ottobre 2006, ore 21.00
Istituto Europeo di Design
Via Pompeo Leoni 3, Milano

Ingresso libero.

Venerdì 13 ottobre 2006, ore 21.00
REC Festival 2006 -Teatro Cavallerizza
Reggio Emilia

Ingresso 7 euro.

Trasecolanti / verso tutte le tinte e i limiti

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Annuncio di una Festa di compleanno per Andrea Zanzotto inviatomi da Andrea Cortellessa che qui volentierissimo riporto.

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Accumulati anni, come pietre
        tirate a caso laggiù
oh ma quanto blu dentro il blu
da quei lanci indensito
anche se è purulento di eternità –
        in quel laggiù
E io che sto qui purulento nel tempo
e le mani intirizzisco in conciare e lanciare anni,
battendo, ora, le mani
preparo il terreno a liquidi cristalli
vibratissimi, trascoloranti, trasecolanti
verso tutte le tinte e i limiti:
circostanza da non perdersi, suprema.
Oh purulento di eternità blu
cumulo, allora, di entità
fuoruscite al sole
per singoli appelli che mi hanno,
veramente, anno per anno,
reso incomprensibile questo mio sperato comprendere
[…]
VITA: «Sarò lontana, ma non ti abbandonerò».

    Periscopi, da Fosfeni

Anteprima Sud/ Saul Bellow

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Quando ho conosciuto Keith Botsford della News from the Republic of Letters di Boston, grazie al sodalizio delle nostre riviste ( con l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis) mi sono sentito per la prima volta gratificato per tutto il lavoro dedicato in questi anni alla creazione di riviste letterarie. Ho ricevuto la traduzione di questo racconto di Saul Bellow, fondatore con Keith della storico magazine qualche minuto fa e non l’ho ancora letto. Lo metto su NI e lo leggerò con voi, alzando il calice per un brindisi a coloro che credono ancora in queste cose e alla memoria del grande romanziere americano. Ringrazio Keith, romanziere da tradurre al più presto, a nome di Sud e di Nazione Indiana.

Vista dalla terapia intensiva
di
Saul Bellow
traduzione di Francesca Spinelli

Ero andato a trovare amici e parenti nei reparti di terapia intensiva di vari ospedali, e con l’innata stupidità di un uomo forte e in buona salute mi era capitato di pensare che un giorno sarei potuto essere io quello bloccato a letto e collegato alle apparecchiature di supporto vitale.

Statistiche di settembre 2006

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Il traffico sulle pagine web di Nazione Indiana a settembre ha raggiunto un picco per il 2006. E’ cresciuto il numero delle visite e migliorata la loro qualità. Ecco nel dettaglio i dati, ottenuti con Google Analytics (documentazione).

Le pagine viste (pageviews) sono state 137.659, un salto di 38.839 in più da agosto. Qui sotto l’andamento grafico:

pageview-sep2006.png

A Gamba Tesa: un libro a peso

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Ci sono due definizioni che non amo. Una è “corsi di scrittura creativa” – e qualcuno dovrà pure spiegarmi cosa sarà mai una scrittura non creativa. L’altra è “peso”. Stamattina in una libreria di Mezzocannone, ho assistito a un fenomeno strano. Due libri risposti sul bancone, l’uno di 149 (ringraziamenti compresi con l’Iva) e l’altro di 47 hanno attirato la mia attenzione. Li ho presi e a quel punto è successo il caso. Quello di 47 pagine pesava molto di più di quello di 149. Davanti a me c’era un maresciallo dell’esercito e gli ho chiesto se la cosa dipendesse da me o si trattava di qualcosa di oggettivo. Lui ha fatto lo stesso ed effettivamente, sorpreso, ha constatato la medesima anomalia. Ci siamo allora chiesti come fosse possibile. Lui è andato via e io sono rimasto. Ho aperto i due volumi è ho trovato la soluzione- nei libri le risposte sono dentro, non fuori.

Leggendo Fofi

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fofi.jpg una lettura di Goffredo Fofi, Da pochi a pochi, Eleuthera, pp. 151,  fatta da Antonio Donghi

L’interesse di questi appunti di sopravvivenza, come Fofi sottotitola il suo libro, si distribuisce su più livelli, visto che si parla dell’attuale e del passato, del del globale e del locale, della comunicazione e dell’arte. La sopravvivenza è quella di chi, in mezzo a tutta questa attualità che ci spalanca lo sguardo sull’orrido di un futuro inumano, a tutto questo globale che ci toglie i riferimenti di cui ognuno ha bisogno per vivere localmente (l’unica vita reale possibile, al di là dei modelli spinti dalla pubblicistica televisiva), vuole farlo – sopravvivere e magari vivere – usando la propria intelligenza. Quindi lo scopo pragmatico che Fofi propone ai suoi lettori è vivere per capire, in modo tale che la comprensione ci fornisca i criteri per orientare il nostro comportamento.