una lettura di Goffredo Fofi, Da pochi a pochi, Eleuthera, pp. 151, fatta da Antonio Donghi
L’interesse di questi appunti di sopravvivenza, come Fofi sottotitola il suo libro, si distribuisce su più livelli, visto che si parla dell’attuale e del passato, del del globale e del locale, della comunicazione e dell’arte. La sopravvivenza è quella di chi, in mezzo a tutta questa attualità che ci spalanca lo sguardo sull’orrido di un futuro inumano, a tutto questo globale che ci toglie i riferimenti di cui ognuno ha bisogno per vivere localmente (l’unica vita reale possibile, al di là dei modelli spinti dalla pubblicistica televisiva), vuole farlo – sopravvivere e magari vivere – usando la propria intelligenza. Quindi lo scopo pragmatico che Fofi propone ai suoi lettori è vivere per capire, in modo tale che la comprensione ci fornisca i criteri per orientare il nostro comportamento.




di Gianni Biondillo