Il Papa se ne frega di Zapatero e attacca il capitalismo
di Roberto Santoro
Il pensiero tende a relativizzare il male, a ridurlo a mera apparenza e, ciò fatto, procede tranquillo per la sua strada, credendo di averlo eliminato dal mondo, dal mondo, cioè, del vero essere. La coscienza religiosa invece esige un reale superamento del male; essa parte dal profondo convincimento del reale potere del male, e non può quindi pacificarsi con l’ammissione che il male – riconosciuto come realtà – sia eliminato attraverso artifici dialettici, sia pure assai acuti.
Gershom Scholem
Al V Incontro Internazionale della Famiglia di Valencia non c’è stato il temuto pronunciamento di Benedetto XVI contro Zapatero.
Il Papa non è andato oltre il Catechismo della Chiesa Cattolica, l’abc della famiglia, luogo di “libertà” e “responsabilità”, “scuola di umanesimo”. Vedremo che questa posizione, conservatrice, nel peggiore dei casi retriva e inattuale, in realtà è stata una mossa difensiva, un freno alla dissoluzione dei sentimenti umani che il capitalismo leggero sta riducendo a cianfrusaglia emotiva, semplice indifferenza emozionale.



