
foto di Philippe Schlienger
LA PATRIA DEI LUOGHI COMUNI
di
Massimo Rizzante
Che fare?
Avevo quattro possibilità.
Primo: festeggiare il decimo anniversario delle «Vacanze dello spirito» in compagnia di alcuni «grandi protagonisti della cultura» – così recitava il depliant recapitatomi in portineria – in un rifugio d’alta montagna circondato dalle «vette più caratteristiche delle Dolomiti».
Il seminario era aperto a tutti coloro che erano in grado di leggere «un semplice articolo di divulgazione culturale». Una volta superato il test, la vacanza prevedva due incontri al giorno con uno dei «grandi protagonisti della cultura»: un ex-filosofo del pensiero debole, un economista del pensiero unico, un critico letterario celebre per i suoi giochi enigmistici. Nel pomeriggio si poteva scegliere tra il trekking e il cinema all’aria aperta. Alla sera ciascuno era libero di consacrarsi alla «scoperta della propria natura».










