di giuliomozzi
Avevo pensato di iniziare questo intervento dicendo: il testo di Antonio Moresco La restaurazione è indiscutibile. Si può forse discutere una profezia? Non mi pare. E io il testo di Antonio Moresco appartiene (non ho dubbi) al genere letterario profezia. Non argomenta, non dimostra, non analizza, non prova: enuncia, e stop. L’unico argomento che trovo nel testo è un periodo ipotetico dell’irrealtà: se “Kafka, Proust, Joyce, Musil, Faulkner, Beckett” scrivessero oggi, non verrebbero più pubblicati “dagli editori e dai loro funzionari”: il che non può essere né dimostrato né smentito. Io, essendo cristiano cattolico, credo ai miracoli e alle visioni; e sospetto (se qualcuno pensasse di trovare dell’ironia in questa frase, si sbaglia) che Antonio Moresco abbia vista la Restaurazione più o meno come Bernadette a Lourdes vide la “signora vestita di bianco”. La visione di Bernadette si può discutere? No. Si può dire che Bernadette era pazza, si può ricostruire la cultura del luogo e del tempo per spiegare come la probabilità che una ragazzina prima o poi si sognasse di avere le visioni fosse piuttosto alta, eccetera: ma questo non è “discutere la visione”; questo è negarla, e stop.

Cari amici,
di Gianni Biondillo e Loredana Lipperini
Ballads di John Coltrane è un disco “tradizionale”. Uno dei miei dischi di jazz preferiti. Niente a che fare con le straordinarie innovazioni di cui Trane fu portatore, però.
Saverio si allaccia il casco sotto il mento, verifica ancora una volta la solidità dell’imbragatura che lo assicura al deltaplano, poi impugna la barra di controllo. Da dove mi trovo vedo solo la macchia rossa del casco, ma posso indovinare i gesti di mio fratello, immaginare la sua espressione. L’aria è immobile e nella valle c’è un silenzio irreale. Saverio prende la rincorsa sulla piattaforma e dopo pochi metri si lancia nel vuoto.
Caro Antonio,