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La Pasta al pomodoro ‘ncaciata di Nonna Luisa

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di Vincenzo Corrado

rigatoni.jpgIngredienti:
RIGATONI O PENNE RIGATE
POMODORI
AGLIO
OLIO
FORMAGGIO PARMIGIANO
FORMAGGIO PECORINO
BASILICO
PEPERONCINO

Amleto della Socìetas Raffaello Sanzio

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di Nicola Lagioia

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Continua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). In alcuni casi le schede erano seguite da domande da rivolgere all’autore; non tutti gli autori che ho contattato hanno risposto. (T.S.)

1. Per la “lista della spesa” segnalo la Societas Raffaello Sanzio. In particolare lo spettacolo: Amleto. La veemente esteriorità della morte di un mollusco.

Carlo Boccadoro e i Sentieri Selvaggi

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sentieri3.JPGdi Gianni Biondillo

Continua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). In alcuni casi le schede erano seguite da domande da rivolgere all’autore o all’autrice; non tutti gli autori contattati hanno risposto. (T.S.)

Carlo Boccadoro e i Sentieri Selvaggi dal 1997 portano la musica contemporanea europea e mondiale a casa nostra (con convegni, esecuzioni, festival musicali, etc.) e, ancor più importante, compongono ed eseguono musica dando del “tu” ai più grandi musicisti e sperimentatori musicali del globo, svecchiando e sprovincializzando il nostro agonizzante panorama musicale.

La crisi della civiltà del nordovest

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Di Sergio Beltramo

Dopo la fase delle grandi guerre e delle grandi rivoluzioni, per la civiltà del nordovest si prepara un lungo periodo di stagnazione: si susseguono lunghi decenni in cui un fragile benessere economico (lascito, peraltro, della sana aggressività di un passato più o meno remoto) si accompagna ad una progressiva perdita di identità, ad un tartufesco senso di dimissione dalle logiche della potenza.
Si cercherà qui soprattutto di introdurre il lettore nel clima spirituale di quella fase storica. Operazione, quest’ultima, per la quale saranno necessari filtri, linguistici e concettuali, che agevolino l’avvicinamento ad una realtà che ci è oltremodo remota, che si alimenta di valori e percezioni così distanti dalla nostra attuale civiltà da apparire del tutto improbabili.

L’oscura immensità della morte di Massimo Carlotto

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8876415629.jpgdi Vincenzo Gallico

Continua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). In alcuni casi le schede erano seguite da domande da rivolgere all’autore o autrice segnalati; non tutti gli autori che ho contattato hanno risposto. (T.S.)

L’oscura immensità della morte, di Massimo Carlotto, edizioni e/o, 2004.

Raffaello Beggiato è un rapinatore che durante un colpo prende in ostaggio una donna e il figlio di otto anni e li uccide. Arrestato, pur attribuendo le morti al suo complice, viene condannato all’ergastolo.
Quindici anni dopo, colpito da un cancro maligno, chiede la grazia e necessita dunque del perdono del marito e padre delle vittime, Silvano Contin.

Bullismo editoriale

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di Lucio Angelini

braccio-di-ferro.jpgContinua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). In alcuni casi le schede erano seguite da domande da rivolgere all’autore o autrice segnalati; non tutti gli autori che ho contattato hanno risposto. (T.S.)

Scelgo un fenomeno: il bullismo editoriale, per il quale ho una testimonianza di prima mano:
Nei primi anni 1990 pubblico una manciata di titoli per Orietta Fatucci di Einaudi Ragazzi/Emme/EL di Trieste, fra cui Grande, Grosso e Giuggiolone e Quella bruttacattiva della mamma!. Quest’ultimo viene anche tradotto in francese per Flammarion/Castor Poche (Méchante Maman!).

Revangelo

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venerandi.jpgdi Fabrizio Venerandi

maria in visita da elisabetta

allora maria che ci crede e non ci crede
movendosi va da elisabetta e entra dentro
a elisabetta sente la pancia che si muove
e dice un altro pezzetto di ave maria
benedetta fra le donne e benedetto il frutto
e maria si guarda la pancia era pieno
di donne incinte che si guardano con
doloroso amore toccandosi le pance contro
le pance tra mano e mano con occhi dolci
pieni di figli piene le pance piene di donne
piene tutte di dio

Il testamento estorto

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di Sergio Garufi

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Andiamo per ordine: la copertina è molto bella. C’è una foto in bianco e nero, di Carlos Goldin, che ritrae il dettaglio di una mano anziana, di quelle che la pelle sembra carta velina tanto è sottile e impalpabile. E’ una mano che stringe il manico di un bastone di legno nodoso e irregolare; lo stesso che accompagnava il grande poeta cieco nei suoi viaggi per il mondo, che saggiava il terreno e lo avvertiva dei pericoli, gli faceva scansare gli ostacoli e gli inciampi della vita. Poi c’è il titolo, che promette grandi cose.
Testamento poetico letterario.
E l’autore, naturalmente: il mitico Jorge Luis Borges.
Insomma, un po’ ti commuovi. E’ uscito un suo nuovo libro, hanno rovistato nei cassetti e hanno trovato ‘sta chicca postuma, la sua opera definitiva.

Festival delle Letterature

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Pescara, 21-24 ottobre 2004. Qui di seguito trovate il programma.

Tolbiac di Beppe Sebaste

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di Valeria Trigo8884902592.jpg

Continua la pubblicazione delle segnalazioni che ho ricevuto per la lista della spesa (vedi qui). In alcuni casi le schede erano seguite da domande da rivolgere all’autore; non tutti gli autori che ho contattato hanno risposto. (T.S.)

Segnalo Tolbiac di Beppe Sebaste (Baldini Castoldi Dalai, 2003) perché è un romanzo che non c’entra niente con i romanzi di scrittori italiani che ho letto finora, e perché è un romanzo che riesce a farmi pensare a un incrocio tra Kerouac, Sebald, Frisch, Thompson e una manciata di poesie della Cvetaeva.

Dialettiche poetiche

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di Gianni Biondillo

gatto.jpg TENERA E LA NOTTE

not with a bang but a whimper (T. S. Eliot)

Avevamo un gatto chiamato Tenera
che ti morì fra le braccia, stupita
della propria morte. Io ogni tanto

sguardomobile.it

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Segnalo questa ottima rivista-blog collettiva ricca di saggi, recensioni e materiali su letteratura, società e politica. (T.S.)

mp 3.1 – Professor Bad Trip

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di Andrea Raos

Da troppo amare, quanto amara
l’arte dei vecchi, alla quale non si arriva.
Si muore prima, non pensare che per sé
arriva.

Racconti divini

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raccontidiVINI.jpg1) L’Associazione Culturale Officina Cultura Onlus in collaborazione con la Libreria Il Pavone Nero bandisce la prima edizione del Concorso letterario “Racconti divini.

Un’ora sola ti vorrei

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Intervista a Alina Marazzi di Gabriella Fuschini

pagina_07.jpgSei mesi fa ho lanciato su Nazione Indiana l’iniziativa La lista della spesa (leggibile qui). Nelle settimane successive ho ricevuto alcuni contributi. Purtroppo, dopo poco tempo ho avuto gravi problemi informatici, che ho risolto soltanto alcuni giorni fa. Nel frattempo, in estate, ho ricevuto da parte di Alina Marazzi le risposte alle domande di Gabriella Fuschini. Sono in grado di pubblicarle soltanto ora. Nei prossimi giorni pubblicherò anche gli altri contributi. Mi scuso con Gabriella Fuschini, Alina Marazzi e tutti gli altri partecipanti per l’attesa. (T.S.)

Presentato al festival di Locarno nel 2002, il film-documentario Un’ora sola ti vorrei di Alina Marazzi (il sito dedidato al film è qui) circola da un anno in Italia e all’estero, raccogliendo elogi dalla critica e commosse reazioni dal pubblico. La regista cuce insieme un tessuto che è dei più fragili e delicati: la storia di una giovane donna, sua madre, che dopo esser caduta in depressione, si toglierà la vita.

Un convegno sulle leggende metropolitane

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CONTAMINAZIONI
Voci, bufale e leggende metropolitane nell’era di Internet

I° Convegno nazionale
TORINO, 6-7 novembre 2004
Centro Congressi TORINO INCONTRA, Via Nino Costa, 8

Per Jacques Derrida

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di Tommaso Giartosio

derrida.jpgQuando è arrivata su Televideo la notizia della morte di Jacques Derrida, subito dopo mi è arrivata dal cuore un’altra notizia, per me più sconcertante: provavo pena.

L’uomo aveva 74 anni. Era malato da tempo (e lo sapevo). Ho letto solo qualcuno dei suoi scritti, e non l’ho mai visto in faccia.

Eppure provavo questo sentimento di pena, che associo, personalmente, a una frase in francese. Durante i funerali di mio padre un uomo che aveva lavorato occasionalmente con lui, un vescovo nero dell’Africa centrale, salì sull’altare e spiegò così la sua presenza: Fratelli, la morte di Emanuele, devo dire, m’a quelque peu secoué. Mi ha un poco scosso.

Attuali tendenze della narrativa italiana (viste dal buco della serratura)

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di giuliomozzi

Il mio mestiere è leggere. Circa l’ottanta per cento delle pagine che leggo sono pagine dattiloscritte. Circa l’un per cento dei dattiloscritti che leggo vengono poi letti anche da qualcun altro. Circa l’uno o due per mille dei dattiloscritti che leggo vengono poi pubblicati da un editore che li manda in libreria. Il mio mestiere mi consente di osservare le attuali tendenze della narrativa italiana. Della narrativa reale, intendo: quella che esiste; non della sola narrativa pubblicata, che è una frazione insignificante (in termini quantitativi) della narrativa esistente.
Lo so: per conoscere davvero le attuali tendenze della narrativa italiana reale bisognerebbe prendere in considerazione anche la narrativa autopubblicata in carta (in proprio o presso editori a pagamento) e in rete. Mi difendo dall’obiezione proponendo l’ipotesi, che mi sembra accettabile, che non ci siano sostanziali differenze tra la narrativa del tutto inedita e quella autopubblicata, almeno per quanto riguarda le tendenze.
Infine: non ho mai tenuto un accurato schedario delle mie letture di dattiloscritti. Ciò che sto per dire può essere tranquillamente catalogato come “impressionistico”.

La definizione di tortura

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Dall’ultimo numero della della Rivista Anarchica (anno 34 n. 302, ottobre 2004, leggibile qui), riprendo un paragrafo dall’articolo “…reiterare è diabolico!” di Francesca “Dada” Knorr, che commenta la discussione del 22 aprile 2004 alla Camera dei Deputati sul reato di tortura. (T. S.)

(…) È appunto in “cose”, oggetti, corpi da abusare, che trasforma la tortura. E proprio la definizione di “tortura” ha causato un problema al governo Berlusconi, a causa della votazione di un emendamento alla proposta di introduzione del reato di tortura nel codice penale.

Cin cin

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di Dario Voltolini

Ricevo e volentieri segnalo che è in libreria questo libro pieno di tannino.

elogio sbronza.jpgEnrico Remmert & Luca Ragagnin

ELOGIO DELLA SBRONZA CONSAPEVOLE (Piccolo viaggio dal bicchiere alla luna)

Prefazione di Bruno Gambarotta

Marsilio – Specchi della memoria – ottobre 2004

Due scrittori divoratori di libri alle prese con un tema che inzuppa la letteratura di tutti i tempi e di tutte le geografie: l’alcol.

Mikrokosmos

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due poesie di Edoardo Sanguinetisanguineti.jpg

Radiosonetto

il mio libro sei tu, mio vecchio amore:
ti ho letto le tue vertebre, la pelle
dei tuoi polsi: ho tradotto anche il fragore
dei tuoi sbadigli: dentro le tue ascelle

ho inciso il mio minidiario: il calore
del tuo ombelico è un tuo glossario: nelle
xilografie delle tue rughe è il cuore
dei tuoi troppi alfabeti: alle mammelle

dei tuoi brevi capitoli ho affidato,
mia bibbia, le mie dediche patetiche:
questo solo sonetto, io l’ho copiato

dalla tua gola, adesso: e ho decifrato
la tua vagina, le tue arterie ermetiche,
gli indici tuoi, e il tuo fiele, e il tuo fiato: