risultati della ricerca

amicizia

se non hai trovato quello che cercavi prova con un altro termine

Intrecci di vite e di opere

di Pasquale Vitagliano
Svevo, Joyce: un’amicizia geniale è il racconto di questa relazione. Enrico Terrinoni ricostruisce l’inedita amicizia tra questi due “mostri” della Letteratura del Novecento.

Storie di Fiorino: lago in collina

(l'ultima storia di Fiorino è qui) “Paolaaa!” “Sì, bestia?” Ecco, era quello che lo colpiva di lei, di quella ragazzina di tredici anni; come faceva ad essere già brava a rispondere così, con naturalezza, con voce discreta, con un piccolo insulto, leggero, affettuoso, che però metteva avanti le mani; era un dono di natura, pensava Fiorino. E poi era contento, perché quella risposta la Paola l’aveva data al suo amico che l’aveva...

Amicizia, ricerca, trauma: leggere Elena Ferrante nel contesto globale

L'opera dell'autrice che ha messo al centro l'amicizia femminile è stata anche veicolo di amicizia tra le studiose. Tiziana de Rogatis, Stiliana Milkova e Kathrin Wehling-Giorgi, le curatrici del volume speciale Elena Ferrante in A Global Context ...

Educazione sentimentale 1: Erich M. Remarque, Tre camerati

di Antonio Sparzani Per quel che riesco a ricostruire oggi, la mia educazione sentimentale è cominciata, nella tarda adolescenza, con i libri di Erich Maria Remarque (1898–1970). Autore tedesco di Osnabrück, bassa Sassonia, notissimo per aver scritto quello che davvero fu un best-seller mondiale, e che gli permise di vivere tutta la vita di ricche royalties, Im Westen nichts Neues, tradotto spesso col titolo sovrabbondante di Niente di nuovo sul...

Da “Settesette. Una rivoluzione. La vita”

di Pino Tripodi Dal capitolo Freak Army. La violenza sulle cose contro la violenza delle cose Non sono i soggetti che impazziscono. È la realtà che impazzisce. Non mi chiedere perché. Non lo so perché. Dopo il settantasette è la realtà che è impazzita. È certo. E in una realtà impazzita non si può evitare di vivere la follia. Sopravvivere è impazzire. Continuare a fare il savio come pretendi tu è...

Sillabario indiano: A come amicizia

di Giacomo Sartori (fotografie di Giorgia Fiorio) Andrea mi chiede della Corsica sta cercando un posto bello e alla mano per quest’estate nella veste di padre si prende per tempo e anche il piglio è più maschio io sciorino il poco che so nel nuovissimo cordless sforzandomi di presagire dove potrebbero essere felici lui e la meticcia dai fianchi larghi e la sfingettina dell’ospedale (a guardare bene qualche grinza restava) Mentre parla Andrea fa strane pause anche in mezzo alle frasi anche molto brevi pozzi nei quali collasso sempre...

UNA LINEA SOTTILE

di Claudio Piersanti Un pomeriggio d’estate, ormai di tanti anni fa, andai a trovare Romano. Ci andavo spesso in quel periodo, forse avevo anche qualche appuntamento di lavoro a Firenze. Quel che conta è che andai, annunciandomi con una telefonata anche se Romano non usciva mai, verso le quattro come tante altre volte. Non c’era alcun bisogno di un motivo per andarlo a trovare quindi non dissi niente e mi...

Autismi 14 – Il mio migliore amico (2a parte)

di Giacomo Sartori Poi i nostri incontri hanno cominciato a rarefarsi. Io lavoravo all’estero, e lui frequentava persone che manco conoscevo: molti dei suoi nuovi amici erano bevitori professionisti come lui. Remava di lena verso il traguardo delle trecentoundicimila lattine di birra e delle centoquarantasettemila e cinquecento sigarette. Lo cercavo, ma lui rinviava, si presentava agli appuntamenti in compagnia di altri tizi, mi tirava dei bidoni. Qualche volta mi chiedeva...

Autismi 14 – Il mio migliore amico (1a parte)

di Giacomo Sartori Il mio migliore amico nel corso della sua esistenza ha fumato trecentoundicimila sigarette e s’è bevuto centoquarantasettemila e cinquecento lattine di birra. Naturalmente non ha bevuto solo birra in lattine, perché s’è scolato anche un’infinità di birre in bottiglia, e soprattutto alla spina, e poi vino bianco e rosso, whisky, grappa, bourbon, slivowitza, vodka, sakè, martini, vermut, e vari altri alcolici puri o mescolati tra loro. Ma...

Per Gianni Celati

di Massimo Rizzante L'amicizia come forma del narrare «Oggi abbiamo imparato a sottomettere l’amicizia a ciò che chiamiamo le nostre convinzioni. E lo facciamo addirittura andando fieri della nostra rettitudine morale. Ci vuole in effetti una grande maturità per comprendere che l’opinione che difendiamo non è che un’ipotesi privilegiata, necessariamente imperfetta, probabilmente transitoria, che soltanto i veri ottusi possono far passare per certezza o verità. Al contrario della puerile fedeltà a...

Per non lasciare le penne

Passaggio all’atto di Isabella Borghese La tua telefonata. Sei tu, vero? Era lui l’ Editore, sì, il caro Mio Editore. Doveva dirmi che avevano in mano la copertina. Invece, No. Lui c’era ma a dirmi che saltava la pubblicazione, chiudeva la collana. E così mentre la sua voce stronza gracchiava a esortarmi di uscire dalle mie storie, da Glavaise, da Angel, da Sofia e di scrivere di me senza costruzioni e...

Anteprima Sud n°11- no direction home

immagine di Antonia Colasante Ritorno a Belgrado di Azra Nuhefendic Pareva un punto nero nel gran bianco di neve che copre l'altipiano ad ovest di Sarajevo, sulla strada verso Belgrado. Avvicinandosi diventava grande. Oh Dio, è un cane! Morto! Mi scappa ad alta voce. Una cagna. È stata investita tre giorni fa, spiega l'autista con voce impassibile. Un altro cane, un pastore tedesco, seduto vicino al corpo immobile, fa la guardia....

Dell’amicizia: Sartre / Camus

E così quando tutti si concentravano sulla cazzimma degli scrittori e/o artisti fra loro, cominciai qualche tempo fa a raccogliere prove del contrario. Camus muore quando l'amicizia con Sartre si era già interrotta da un pezzo. Tre giorni dopo, il 7 gennaio 1960, Jean Paul Sartre pubblicherà su France-Observateur il suo omaggio all'amico perduto. Questa prima uscita la dedico a Ivan Roquentin, perché ne parlammo a lungo e fu proprio...
Print Friendly, PDF & Email