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Kafka

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L’affanno della lingua

di Mariasole Ariot   18 ottobre 1917. Paura della notte. Paura della non-notte Franz Kafka     Aleksandr Nikolaevič Skrjabin - Etude Op.8 No.12 "  Crescono i corpi del giardino come piccole tempeste della notte, un fiore che appassisce alla finestra e tu non dici acqua - quando lo scherzo è cauto e doloroso, il bene che hai annunciato una miseria, di nuovo un filamento un pozzo un sogno, ancora il...

Orson Welles – Davanti alla legge

di Alberto Brodesco i. “Siamo ricondotti al paradosso cruciale del Reale il quale, lungi dall'essere semplicemente l'In-sé inaccessibile, è simultaneamente la Cosa-in-sé e l'ostacolo che impedisce l'accesso alla Cosa-in-sé” (Slavoj Žižek, Meno di niente. Hegel e l'ombra del materialismo dialettico). ii. Orson Welles apre il suo Processo (Le Procès, 1962) raccontando e mostrando il celebre apologo kafkiano Davanti alla legge. Il regista commissiona l'illustrazione del racconto all'inventore della tecnica dello schermo di spilli...

Gli scrittori sullo schermo e Nella casa di François Ozon

di Giuseppe Zucco Si sa, gli scrittori sono esemplari romantici: così il cinema, quando non è impegnato nella caccia al retino della propria figura romantica per eccellenza, cioè il regista (ultimo capofila, Hitchcock), mobilita schiere di professionisti e maestranze per catturare e offrire al pubblico il visino pallido, tendenzialmente deperito ma luciferino, di un asso della penna. Ovviamente, sfogliando l’albo mondiale della letteratura, esiste una quantità di scrittori la cui vita...

Dell’inutilità di Kafka

di Michele Sisto Kafka non serve, non aiuta. È questa la sentenza pronunciata dal filosofo Günther Anders a conclusione del suo saggio-processo del 1951, Kafka: pro e contro. A noi, che oggi riconosciamo l’opera di Kafka come uno dei culmini della letteratura universale, il verdetto di Anders appare spropositato, sconcertante; ma quando fu pronunciato non appariva tale, era anzi condiviso da molti, e non solo nell’ambito della critica di ispirazione...

Per Svetislav Basara, ovvero l’assurdo che si fa parola

di Lorenzo Pompeo Tra le voci della ex-post-Jugoslavia a cui tra gli anni ’90 e la prima metà del decennio successivo l’editoria italiana ha dedicato un minimo di attenzione (penso in primo luogo all’antologia Dizionario di un paese che scompare. Narrativa della ex-Jugoslavia del 1994 e, a un decennio di distanza, l’antologia Casablanca serba. Racconti da Belgrado, entrambi curate da Nicole Janigro), quella di Svetislav Basara, nato nel 1953...

La vera natura dei personaggi romanzeschi. Appunti sul romanzo storico [1 di 2]

di Leonardo Colombati 1. Ombre in cammino In un gelido pomeriggio invernale del 1841 una folla si radunò al porto di New York per chiedere ansiosamente ai passeggeri di una nave proveniente da Londra se una certa Nelly fosse morta. In America non era ancora stata pubblicata l’ultima puntata del feuilleton La bottega dell’antiquario di Dickens e il pubblico fremeva per le sorti della patetica orfanella. Il fatto che Nell Tent non...

REALTA’ O CONTEMPORANEITA’? LE PREROGATIVE PER UN BUON ROMANZO E I COMPITI DEI CRITICI

di Alberto Casadei Intervengo nel dibattito in corso su “Nazione Indiana” partendo da uno degli ultimi interventi, quello di Andrea Inglese, che condivido nello spirito e in molti punti specifici. Credo innanzitutto che uno degli scopi di discussioni come questa non sia quello di pretendere di stabilire valori assoluti, bensì proprio quello di allargare il confronto sui motivi che spingono i critici o i lettori esperti a privilegiare, in un...

I limiti dell’arte

di Massimo Rizzante A Definire i contorni delle parole è diventato un compito difficile, soprattutto da quando le specializzazioni e i gerghi hanno invaso ogni campo, confondendo le frontiere delle arti e in particolare dell’arte letteraria. Parole come «contaminazione», «riscrittura», «riuso», «intertestualità» hanno fatto il giro del mondo in bocca a critici raffinati, precipitando poi nei manuali, per diventare, infine, luoghi comuni nelle tesi degli studenti più scaltri. Danilo Kis diceva...

Un ricordo improbabile

di Massimo Rizzante Dirò subito che ho incontrato una sola volta il grande “Jaufrè”, come lo chiamava Montale. Ricordate: Jaufrè passa le notti incapsulato in una botte. Alla primalba s’alza un fischione e lo sbaglia. Poco dopo c’è troppa luce e lui si riaddormenta Quando un incontro importante resta unico, ogni gesto, ogni parola, ogni dettaglio della scena prende un’aria poetica. Era l’estate del 1982. Credo luglio o agosto. Non avevo ancora diciannove anni. Ero seduto...

Elogio del risentimento

di Linnio Accorroni “(…) Evitiamo l’oltraggio della cordialità; voilà! Un improperio e uno sputo per ciascuno, sì, questo è un addio serio, un’onesta partenza.(…) da “All’ “ambiente” di Vittorio Gassman Curo e coltivo i miei odi con l’accanimento e la devozione d’un giardiniere tenace ed appassionato. Ogni tanto, poi, me li ripasso scrupolosamente uno ad uno; li rimedito e li rivivo, scandendo al ralenti tutti i passaggi, indugiando su dettagli e...

Dove guarda l’uccello a forma di domanda

Sul De Bestiarum Naturis di Andrea Pedrazzini di Massimo Rizzante Pedrazzini disegna come Rabelais, sente come Plutarco. Di qui, in primo luogo, il lato comico, non burlesco, non vignettistico, non caricaturale del suo tratto. Il comico si fonda su un’acuta osservazione dell’infinita varietas della natura e sull’altrettanto infinita potenzialità della fantasia di mettere alla prova ogni travestimento dell’umano, ogni suo irrigidimento moralistico, ogni suo atteggiamento pedagogico, ogni sua pretesa astratta di giudicare...

Appunti per un esilio. Un racconto di Kafka e alcune domande

di Nadia Agustoni C’è nell’umano un estremo frangente che tocca la nostra capacità di comprendere e fa sì che non si chieda a questo comprendere una semplice conferma del nostro essere umani ma di aprire uno spazio che ce ne mostri il limite. L’artificio che cela il nostro sovraccarico di dolore e di dolente corporeità diviene a tratti, per pochi momenti illuminati, il farsi portatori/portatrici di una dimensione esiliata e...
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