Buena Vista Social : Eugenio Montale

Con questa magnifica poesia al passo del giorno inauguro una nuova rubrica, Buena Vista Social. Vi saranno pubblicate le “cose belle” trovate sui Social a dimostrazione del fatto che fare rete è oggi, più che mai, una risorsa. effeffe

Laura Papi, Eugenio Montale. Foto di Giorgio Cipriani

Poesia scritta da Eusebio (E. Montale) per mia zia Laura.

Dominique Papi via Facebook

Il primo gennaio

So che si può vivere
non esistendo,
emersi da una quinta, da un fondale,
da un fuori che non c’è se mai nessuno
l’ha veduto.


So che si può esistere
non vivendo,
con radici strappate da ogni vento
se anche non muove foglia e non un soffio increspa
l’acqua su cui s’affaccia il tuo salone.
So che non c’è magia
di filtro o d’infusione
che possano spiegare come di te s’azzufino
dita e capelli, come il tuo riso esploda
nel suo ringraziamento
al minuscolo dio a cui ti affidi,
d’ora in ora diverso, e ne diffidi.
So che mai ti sei posta
il come – il dove – il perché,
pigramente rassegnata al non importa
al non so quando o quanto, assorta in un oscuro
germinale di larve e arborescenze.
So che quello che afferri,
oggetto o mano, penna o portacenere,
brucia e non se n’accorge,
né te n’avvedi tu animale innocente
inconsapevole
di essere un perno e uno sfacelo, un’ombra
e una sostanza, un raggio che si oscura.
So che si può vivere
nel fuochetto di paglia dell’emulazione
senza che dalla tua fronte dispaia il segno timbrato
da Chi volle tu fossi…e se ne pentì.
Ora,
uscita sul terrazzo, annaffi i fiori, scuoti
lo scheletro dell’albero di Natale,
ti accompagna in sordina il mangianastri,
torni indietro, allo specchio ti dispiaci,
ti getti a terra, con lo straccio scrosti
dal pavimento le orme degli intrusi.
Erano tanti e il più impresentabile
di tutti perché gli altri almeno parlano,
io, a bocca chiusa.

4 Commenti

  1. Bella idea, bella foto e bella poesia di Montale, meno controllata, anche se coi toni del primo periodo, un po’ ‘sporca’, emozionante. Grazie!

  2. Sì, forse è necessario, e nel “momento giusto” ormai, dopo l’inevitabile stasi… (vedi pure: https://internopoesia.com/2018/10/12/eugenio-montale/ ).
    Il pignolo Eusebio controllava tutto, ma (com’è ovvio) anche con molti “faux exprès”, dall’inizio fino agli splendidi “Altri versi”, regalati in occasione dell’Opera poetica, per l’Einaudi (curata da Bettarini & Contini). Epperò è stato un grande nel “piccolo” Novecento…
    Momento giusto infatti (guarda il caso): https://www.sitaudis.fr/Poemes-et-fictions/sul-lago-d-orta-1576322537.php – e, tanto per contestualizzare il tutto: http://www.leparoleelecose.it/?p=18403 .
    Notevole, e più rara forse, la foto.
    – Grazie effeffe!

  3. grazie a te Corrado, e a Rosaria e a Jean Charles che comme d’habitude ci offre delle piste su cui lanciarsi a sci paralleli
    effeffe

I commenti a questo post sono chiusi

articoli correlati

➨ AzioneAtzeni – Discanto Sedicesimo: Antonella Anedda

di Antonella Anedda
Una delle foto più note di Sergio Atzeni, scattata da Giovanni Giovannetti nel 1994 lo mostra seduto a gambe incrociate sull’erba. Indossa un golf con disegni geometrici di tipo vagamente scandinavo ma che si trovano anche nei tappeti sardi.

Overbooking: Gennaro Pollaro

di Luigi Toni
I personaggi dei racconti si muovono su superfici scivolose, cercando appigli che non reggono, abitando spazi che si deformano sotto i loro piedi. Sono figure della precarietà ontologica, dell’essere sempre sul punto di cadere o di dissolversi.

AzioneAtzeni – Discanto Quindicesimo: Carlo Grande

di Carlo Grande
Il primo passo è la lotta/ bracciate controcorrente/ chiedo agli occhi e alle braccia/ di essere forti/ esser forti bisogna,/ che a Carloforte sono./ Al largo, e son solo.

➨ AzioneAtzeni – Discanto Quattordicesimo: Elvio Carrieri

di Elvio Carrieri
Ti dico che l’uomo di cui mi chiedi ha causato la rovina di un chitarrista e la fortuna di un trombettista. Gli hanno sgranulato il femore. Menato, venti contro tre, gli hanno fatto il cappotto.

I poeti appartati: Massimiliano Gusmaroli

di Massimiliano Gusmaroli
Ma il mio volto è anche per la vita, il tutto che si para intorno, paesaggi di alberi muri scorci d'orizzonte pianeta che lo sguardo raccoglie nei suoi viaggi

➨ AzioneAtzeni – Discanto tredicesimo: Lisa Ginzburg

di Lisa Ginzburg
Che fosse brava a leggere le carte ora lo sapevamo tutti. Si era sparsa la voce: tornata dalla Francia (da Tolosa), ai Casoni adesso ci viveva con quel suo lavoro strambo, ma un lavoro – e chi lo avrebbe mai detto, cinque anni prima quando se n’era andata via, raminga e senza pace, che si sarebbe saputa reinventare così, con tanta forza e stranezza.
francesco forlani
francesco forlani
Vivo e lavoro a Parigi. Fondatore delle riviste internazionali Paso Doble e Sud, collaboratore dell’Atelier du Roman . Attualmente direttore artistico della rivista italo-francese Focus-in. Spettacoli teatrali: Do you remember revolution, Patrioska, Cave canem, Zazà et tuti l’ati sturiellet, Miss Take. È redattore del blog letterario Nazione Indiana e gioca nella nazionale di calcio scrittori Osvaldo Soriano Football Club, Era l’anno dei mondiali e Racconti in bottiglia (Rizzoli/Corriere della Sera). Métromorphoses, Autoreverse, Blu di Prussia, Manifesto del Comunista Dandy, Le Chat Noir, Manhattan Experiment, 1997 Fuga da New York, edizioni La Camera Verde, Chiunque cerca chiunque, Il peso del Ciao, Parigi, senza passare dal via, Il manifesto del comunista dandy, Peli, Penultimi, Par-delà la forêt. , L'estate corsa   Traduttore dal francese, L'insegnamento dell'ignoranza di Jean-Claude Michéa, Immediatamente di Dominique De Roux
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: