di Giacomo Sartori
Le persone parlano, parlano, e danno per scontato che tu le ascolti. La quantità di parole emesse sulla terra in un dato istante è impressionante, e se poi come unità di tempo si prende un giorno, o una settimana, si ha la misura dell’assurdità della condizione umana, oltre che della sua insostenibilità ambientale. In certe occasioni, per esempio le cene con invitati o le feste, il parossismo verbale tocca apici difficilmente spiegabili con la sola razionalità. Per fortuna non è però obbligatorio ascoltare tutto quello che dice la gente. Se dio vuole sia la legge che la maggior parte delle religioni, nel caso uno fosse religioso, concedono per questo aspetto la massima libertà. Basta lasciare che le parole ti entrino da un orecchio e scivolino fuori dall’altro, come le palle da biliardo glissano silenziose sul loro campo di battaglia, e poi se tutto








