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Anna Tellini

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V. Ė. Mejerchol’d UN BALLO IN MASCHERA

di Anna Tellini
«A noi, compagni, sia a me, che a Šostakovič, che a S. Ejzenštejn, è data la pie­na possibilità di continuare il nostro lavoro e solo nel lavoro correggere i nostri errori. (Applausi). Compagni, dite: dove, in quale altro paese dell’or­be terraqueo è possibile un simile fenomeno?» Queste parole precedono solo di poche ore la firma dell’ordine di arresto di Mejerchol’d.

Spaesamenti [Un simbolista a Berlino]

di Anna Tellini
Strana città, la Berlino a cavallo del 1920. Profondamente scissa tra la farragine di ipotesi rivoluzionarie cui mancherà il fatto risolutore, all’apparenza imminente – inevitabile anzi – e poi ritardato senza scadenza, e la condanna all’inazione...

“Il sorriso di SANIN” A proposito di certi umori dell’intelligencija russa inizio ‘900

di Anna Tellini
Sanin torna a casa, dopo molti anni di assenza, come ne fosse uscito da poco: ha capelli biondi e spalle larghe e voce tranquilla e ferma e un sorriso attento, mentre lo sguardo è immerso in se stesso...

cinéDIMANCHE #30 JOSEPH LOSEY Mr Klein [1976]

  IL BILICO DELL'IDENTITA' Divagazioni da “Mr Klein” di Joseph Losey di ⇨ Anna Tellini Abbiamo un sacco di debiti nei confronti di Joseph Losey, che nei dizionari non a caso viene dopo Peter Lorre ma ci fa più paura, e non lo sappiamo. M. Porro, Losey oggi Tuttavia, sarei curioso di sapere... Perchè io... sono così? I. Gončarov, Oblomov Ciò che davvero conta in una mappa è proprio ciò che manca. M. Meschiari, Neogeografia Nella Parigi occupata dai nazisti, il...

LO SGOMBRO E’ IL PESCE DEL FUTURO Cronache da altrove


di Anna Tellini

Non ci potrei giurare, ma l'ho capito quel giorno, direi, di essere davvero tornata a casa. Che poi sarebbe il giorno di due soste a modo loro memorabili, in due località che per l'occasione ho diligentemente annotato, intanto perchè non capita sempre – di tornare a casa, intendo; e poi perchè a nessuno, scommetto, verrebbe in mente altro che scordarle al più presto.

[1938-1940] ILIO BARONTINI “vice-imperatore” dell’Abissinia

di Orsola Puecher
In questo 25 aprile 2018, che ancora pervicacemente mi sento in dovere di “commemorare” contro il rigurgito di tutti i fascismi e razzismi, manifesti o striscianti che siano, nel raccontare l’avventurosa e straordinaria missione di sostegno alla resistenza etiope compiuta dal 1938 al 1940 da Ilio Barontini...

una rete di storie STORIE DEL TRAUMA DEL TERREMOTO


Storie del trauma del terremoto
di Renata Morresi
La catastrofe ha questo potere: di mostrare come la questione non è tanto quella della lotta ‘contro la natura’, ma della costituzione di una comunità consapevole. Quella, insieme alle case, da ricostruire. Ci siamo rimessi a pensare, a litigare, a discutere, ma con tutte le facoltà politiche atrofizzate, con tutte le decisioni affidate altrove. Abbiamo scoperto persino di amarli i posti, solo ora, dopo averli usati fino all’estenuazione. E che sia nessuna regola che la pletora di regole a poco valgono senza la fiducia. Che persino ad amarlo un posto dobbiamo reimparare.

una rete di storie festa di Nazione Indiana 2017

Nella sua storia lunga ormai ben 14 anni Nazione Indiana ha pubblicato più di 10.000 articoli di critica, racconti, poesia, traduzione di inediti e saggistica con quasi 150.000 commenti dei lettori, spesso in appassionate e agguerrite discussioni. La Redazione, composta attualmente da 25 membri, vivendo in uno spazio virtuale fra Italia, Francia, Inghilterra e America, dal 2010 ogni anno sente il bisogno di organizzare un evento festa-convegno, per...

ELOGIO DELL’ECCEDENZA


di Anna Tellini

Io invece, nel mio piccolo, quella mattina lo guardavo – assemblaggio imprevisto, apparizione onirica persino – come si vede il mondo la prima volta, e nella sua amabilità lui si offriva turgido della sua bellezza disparata: sei foglie, e non tre, come norma dispone, e per giunta ipertrofiche, e con un che di sanguigno ad orlarle.

THE REVENANT [2015] Purché sia acqua


di Anna Tellini

Un’acqua forse neanche trasparente si fa strada aggressiva tra radici nodose, ribolle, e noi siamo lì, vicinissimi, anche se magari non sappiamo dove, la vista ingombrata dai vapori.
Il peso dell’acqua e la fatica di affrontarla.

nengue…

di Orsola Puecher

Estrapolata da uno dei molti telegiornali del blizzard, l’apparizione, per uno strano caso sobriamente commentata, fra le nevi dei Monti Sibillini, l’epifania di questo signore molto anziano, diritto, elegante come un alpinista degli anni ’20, astratto, ironico e per nulla spaventato, che riprende orgoglioso il suo pellegrinaggio verso la meta del paesino di Corbar

LE CHIAVI DELLA FELICITA’[ letteratura e bigodini retorici ]

Tekla Badarzewska-Baranowska Le Rêve d'un Ange di ⇨ Anna Tellini     Vorrei mettere subito le mani avanti: anche se non numerosissime, non sono di certo mancate le voci femminili nelle lettere russe, almeno a partire da Caterina II, che si dilettava di filosofia (celebri i suoi carteggi con Voltaire e Diderot) e di teatro, oltre a comporre satire e cronache storiche, seppur mediocri, per arrivare al Novecento, che...

[2] LE VIE DEI GRANDI CONVOGLI di Vaclav Janovič Dvoržeckij

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič Opus 40 Cello Sonata No. 2 in D min I Allegro non troppo Introduzione, traduzione e cura di ⇨ Anna Tellini        Capitolo XII: Libertà-Schiavitù        E’ difficile descrivere le agitazioni e le ansie degli ultimi giorni. Anno 1937! Arrivano “fittamente” nuovi convogli sotto scorta. Inizia una nuova “ondata” di avvenimenti. C’è ansia… impossibilità di capire, le voci sono diverse: “fanno tornare quelli che sono liberati”, “non...

[1] LE VIE DEI GRANDI CONVOGLI di Vaclav Janovič Dvoržeckij

Dmitrij Dmitrievič Šostakovič Opus 107 Cello Concerto No. 1 in E flat major Moderato Introduzione, traduzione e cura di ⇨ Anna Tellini Noi non eravamo terroristi, anarchici: noi leggevamo      Cinque ragazzi di 18-19 anni si riunivano la sera per leggere ad alta voce Hegel, Schopenhauer, Spencer, I demoni. Per parlare di libertà di pensiero; di libertà di coscienza, di parola e di stampa. Nessun programma, nessun piano.      Fu...

Ho dovuto prenderla

di Anna Tellini Ho dovuto prenderla, con quel boccio volenteroso dopo 54 giorni: senz’acqua. Questa volta ero persino più forte del terremoto e potevo salvarla, lei piantina sempre un po’ stenta, che presto avevo imparato più che altro a tollerare, visto che ormai c’era. “Recupero beni”, si chiama, quando, un po’ umiliata, ti metti in fila aspettando che i pompieri, come si chiamavano una volta, ti accompagnino nelle tue quattro mura...

Ah, non parlatemi della Duncan!…

di Anna Tellini
Seduto nel secondo palco di prima fila della soffocante sala del teatro Malyj di San Pietroburgo, Rozanov [1] assiste a un’esibizione di Isadora, impegnata in una delle sue numerose tournée in Russia, e anche senza binocolo può vedere distintamente tutti i dettagli.

autoritratto in piedi

di Anna Tellini Autoritratto Se le cose hanno un centro / di carne, e non solo d’idea, / io sono d’erba o di fiato, è chiaro / io sono querula nebulosa di distanza / non richiamata da un robusto accòmodati / Se le cose hanno un centro / non c’è compasso a potermi inchiodare Canzone d’amore Gatti troppo sapienti / sbadigliano la noia / che / io / ti vomiterò / addosso /...
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