di Fabrizio Tonello
Torna Ferragosto e tornano i pirati. Bandiere al vento, abbordaggi con la sciabola tra i denti: Pietro Citati è rientrato dalle ferie e scodella ai lettori del Corriere una doppia pagina in cui le storie di mare che lo appassionano si mescolano con la vita del grande Cervantes. L’anno scorso aveva intrattenuto i lettori di Repubblica (20 agosto 2010) con una recensione di L’Odissea di Elizabeth Marsh, un libro di Linda Colley che palesemente non aveva letto, quest’anno il nostro critico si esercita sul tema “Cervantes alla guerra d’Inghilterra”, che poi sarebbe la spedizione della flotta di Filippo II, l’Invencible Armada. Il titolista del Corriere aggiunge che “Il «Don Chisciotte» nacque dopo il disastro dell’ Invencible Armada” (15 agosto, p. 28).
E’ innegabile che il Don Chisciotte sia nato dopo il disastro dell’ Invencible Armada, così come dopo la battaglia di Lepanto (1571), la scoperta dell’America (1492) e la costruzione della Cappella Sistina (1481): il primo volume fu pubblicato nel 1605 e la spedizione spagnola era avvenuta nel 1588; che le due cose siano in relazione fra loro, come implica il titolo, è però alquanto azzardato. Il nesso dovrebbe essere il fatto che Cervantes lavorò per un breve periodo come commissario addetto alla requisizione di vettovaglie per la spedizione.











