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Le ultime notizie della spedizione

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LE ULTIME NOTIZIE DELLA SPEDIZIONE SONO DATATE 15 FEBBRAIO 17.. / Emmanuel Hocquard

[traduzione di Michele Zaffarano]

I contadini ignoravano queste cose. Facevano l’amore nei loro letti durante la battaglia.
Antonio Cisneros (DAVID)

IL MERCANTE

Tra le due civiltà, sono attestate delle relazioni per il tramite di scambi commerciali.

La veglia del nono giorno – giorno di mercato –
Nel freddo del mattino scaricava
il sale, moneta di scambio apprezzata dai pastori.
Il mercante, frequentatore delle terme e del foro
– uccellini arrosto e pesci fritti –
stanco per il viaggio, amò una giovane donna d’origine greca:
anche la gente normale comprava ciliegie
e qualche volta arance e limoni d’Oriente.
Lui, mentre butta via gli ossicini,
lanciandoli lontano dalle imposte di casa e dai rami
del salice,
Davanti alla coppa di terracotta, la notte accende nel suo cuore
sbattuto dal vento del mare
La nera rete delle torri puniche
protezione dei marinai.

LIBERTA’ E GIUSTIZIA

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di Gustavo Zagrebelsky

Navi affollate di esseri umani alla deriva, immense tendopoli circondate da filo spinato, come moderni campi di concentramento, ogni avanzo di dignità perduta, i popoli che ci guardano allibiti, mentre discettiamo se siano clandestini, profughi o migranti, se la colpa sia della Tunisia, della Francia, dell’Europa o delle Regioni. L’assenza di pietà per esseri umani privi di tutto, corpi nelle mani di chi non li riconosce come propri simili. L’assuefazione all’orrore dei tanti morti annegati e dei bambini abbandonati a se stessi. Si può essere razzisti passivi, per indifferenza e omissione di soccorso. La parte civile del nostro Paese si aspetta – prima di distinguere tra i profughi chi ha diritto al soggiorno e chi no – un grande moto di solidarietà che accomuni le istituzioni pubbliche e il volontariato privato, laico e cattolico, fino alle famiglie disposte ad accogliere per il tempo necessario chi ha bisogno di aiuto. Avremmo bisogno di un governo degno d’essere ascoltato e creduto, immune dalle speculazioni politiche e dal vizio d’accarezzare le pulsioni più egoiste del proprio elettorato e capace d’organizzare una mobilitazione umanitaria.
“Rappresentanti del popolo” che sostengono un governo che sembra avere, come ragione sociale, la salvaguardia a ogni costo degli interessi d’uno solo, dalla cui sorte dipende la loro fortuna, ma non certo la sorte del Paese. Un Parlamento dove è stata portata gente per la quale la gazzarra, l’insulto e lo spregio della dignità delle istituzioni sono moneta corrente. La democrazia muore anche di queste cose. Dall’estero ci guardano allibiti, ricordando scene analoghe di degrado istituzionale già viste che sono state il prodromo di drammatiche crisi costituzionali.

gli schermi Celati

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E ora parliamo un po’ di noi

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In principio era una poesia, muta, semplice, che si intitolava “disillabari!. Poi, Alessandra Terni e Rosario Tedesco ci hanno messo la voce e la musica. effeffe

“Quasi tutti” di Marco Giovenale a Milano

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Venerdì 8 aprile 2011, alle ore 18:30
presso la Libreria Popolare
(via Tadino 18, Milano)

Paolo Giovannetti e Paolo Zublena presentano

QUASI TUTTI

di
Marco Giovenale

ed. Polìmata

Coordina l’incontro: Alessandro Broggi

Sarà presente l’autore

Verifica dei poteri 2.0: Massimo Rizzante

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[Massimo Rizzante risponde alle Cinque domande su critica e militanza letteraria in Internet a proposito di Verifica dei poteri 2.0; qui le risposte precedenti]

1. Le linee fondamentali di questa ricostruzione ti sembrano plausibili?

Sì, mi sembra che la vostra sia un’ottima analisi della situazione nella quale ci troviamo.

2. Quando e perché hai pensato che Internet potesse essere un luogo adeguato per “prendere la parola” o pubblicare le tue cose? E poi: è un “luogo come un altro” (ad esempio giornali, riviste, presentazioni o conferenze…) in cui far circolare le tue parole o ha delle caratteristiche tali da spingerti ad adottare delle diverse strategie retoriche, linguistiche, stilistiche?

Per me tutto è iniziato qualche anno fa, quando alcuni componenti di Nazioneindiana.com mi hanno invitato a entrare in redazione. Non ero molto convinto, ma mi sono fatto convincere. Da allora posto abbastanza regolarmente alcuni miei testi (poesie, saggi, traduzioni) e meno regolarmente testi di altri. Non condivido lo schiacciamento verso l’attualità politica e sociale che Nazioneindiana.com ha assunto, o che forse ha sempre avuto.

L’Italia del Gruppo 93

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PAN Palazzo delle Arti di Napoli
(via dei Mille, 60)
Giovedì 7 aprile ore 17.00

presentazione dell'antologia
a cura di Angelo Petrella
(Zona Editrice)

intervengono
Marco Lombardi
Ugo Piscopo
Ferdinando Tricarico
Costanzo Ioni

letture e commenti musicali di
Emilia Santoro ed Enzo Nini

contributi video e letture degli autori del Gruppo 93:
Mariano Baino, Marco Berisso, Piero Cademartori, Guido Caserza, Biagio Cepollaro, Marcello Frixione, Paolo Gentiluomo, Costanzo Ioni, Tommaso Ottonieri, Lello Voce

Tutti i materiali qui e qui un trailer del libro.

GENEALOGIE

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di FRANCO BUFFONI

Negli ultimi tempi, allestendo l’Oscar con tutte le mie Poesie 1975-2010, mi è capitato di interrogarmi sulle ragioni per cui Nell’acqua degli occhi, la prima raccolta uscita da Guanda nel 1979, non contenga alcuni testi esplicitamente omoerotici, recuperati poi in raccolte successive. Ero il censore di me stesso, scrivevo per non pubblicare, evidentemente. I miei referenti – la mia genealogia – erano allora i poeti della cosiddetta “Linea lombarda”, dagli autori storici come Sereni, Erba e Risi, a Giudici e Raboni. Tutti inveterati eterosessuali. Ricordo bene di avere dato in lettura al cattolico Erba il poemetto Suora carmelitana privo dei versi:

Ho pensato poi alla mano nella grata
Alla prima foto di fist-fucking.

Ero troppo pavido? La mia omofobia interiorizzata mi mostrava ingigantiti i pericoli di un esplicito coming out poetico? Può darsi. Tuttavia non me la invento questa lettera autografa del cattolico Mario Luzi (al quale avevo in precedenza inviato il medesimo poemetto nella versione integrale per il Premio Il Ceppo di Pistoia) in cui il mio lavoro viene definito écoeurant, con il ricorso all’aggettivo francese per “disgustoso”. E con l’aggiunta, “Credo che questo fosse proprio l’obiettivo che lei si prefiggeva. Dunque: bravo”. E quella giuria di cattolici (Bo, Bigongiari…) non mi premiò, e continua a ignorarmi a distanza ormai di decenni, anche adesso che si è ringiovanita. Premia altri autori – più abili di me – nel celare ateismo e sessualità.

La poesia di Stefania Carcupino

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[ho sentito Stefania Carcupino recitare i propri versi un mercoledì sera al Cerizza, e vorrei condividerne qualcuno con voi, perché mi sono sembrati densi di emozioni, emozioni del dire e del recitare, a.s.]

dalla raccolta: ALZHEIMER ADOLESCENZA ALCOL:

Oggi vorrei tornare a casa
a quella casa un tempo
di piastrelle e luci accese
e fuori soltanto lontananze

oggi l’anima è senza rifugio
non ho rifugio
sono qua, e là
tempo di andare anche quando è buio
anche quando è buio

 
 

ECCO DOVE

ecco, allora sì mi piacerebbe molto
essere ancora davanti alla luna
con la notte intorno e il piccolo rumore
delle mucche dondolanti nella stalla
essere lì e pensare chissenefrega
disegnando una danza come un’ombra cinese

Assenze

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di Gianluca Veltri

Nel romanzo di Nathan Englader “Il ministero dei casi speciali”, il padre di un desaparecido la cui colpa era ascoltare i Pink Floyd e leggere Marcuse, al culmine di vane ricerche, riflette: “Sono il padre di un figlio morto che non ha un cadavere su cui piangere. Questa assenza è sbagliata e ingiusta. Senza una tomba, il lutto non finisce mai”.
Assenze, a trentacinque anni dall’inizio del mattatoio argentino.

Le terre di Alice. Dal sottosuolo alla deliranza

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Francesca Matteoni

F.: Alice nel Paese delle Meraviglie, la conosci?
Nonna: No, non ci ho mai giocato insieme.

L’Alice di Lewis Carroll è circondata da una campagna estiva – acqua, siepi, margherite, quando fa la sua comparsa il coniglio. Lo segue giù per il buco, un passaggio stretto e impossibile, scoprendo un mondo rovesciato, dove gli animali si vestono come gli umani, le parole non sono più ciò che erano solite essere. Il linguaggio non è più un mezzo, ma qualcosa di vivo, emotivamente malleabile o soggetto a una logica tanto ferrea quanto priva di significato concreto, svuotato infine di ogni conoscenza specifica, ma impiegabile come oggetto materiale, fragile e potente.

ANSA DI LIBERTA’

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di Franco Buffoni
Gay, lesbiche e transessuali sono da ieri piu’ tutelati in Liguria: potranno, in particolare, designare una persona anche non consanguinea (ad esempio il compagno) quale referente da informare sulle condizioni di salute e sulle terapie mediche in caso di ricovero o malattie.
Lo ha stabilito una sentenza della Consulta (94/2011) che, informa Arcigay, ha dichiarato legittima una legge regionale ligure in tema di discriminazione determinata dall’ orientamento sessuale e dall’ identita’ di genere che era stata, invece, impugnata dal governo.
Arcigay, Arcilesbica e Verdi, parlano di ‘sentenza epocale’. Il Governo aveva addotto la incostituzionalita’ della legge regionale 52/2009, sostenendo che essa invadeva la sfera legislativa statale.

Il numero 8 da venerdì primo aprile in edicola e in libreria

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«alfabeta2» numero 08

Quella che i mass media chiamano «mafia» o «criminalità organizzata» ha subìto negli ultimi decenni una profonda metamorfosi, trasformandosi in una nuova classe sociale che viene ormai definita «borghesia mafiosa». «Questa nuova classe sociale tende a vivere di rendite finanziarie ed extraprofitti che nascono dall’intreccio perverso tra Stato e Mercato». Così Tonino Perna, curatore del focus, introduce Il capitale illegale, seguito dai contributi di Umberto Santino, Ugo Biggeri, Tonio dell’Olio e Gabriella Gribaudi.

Gli interventi di Alain Badiou, Toni Negri, Jacques Rancière e Slavoj Žižek compongono il corpus L’idea di comunismo. I testi sono estratti dagli interventi pronunciati in occasione di una conferenza tenutasi a Londra nel maggio 2009 dal titolo On the idea of Communism. In Italia, con il titolo L’idea di comunismo, lo stesso libro sarà disponibile nel mese di aprile per le edizioni DeriveApprodi.

CROCIFISSI?

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di UAAR

La sentenza emessa dalla Corte europea dei diritti dell’uomo sull’iniziativa giuridica – promossa dalla famiglia di Massimo Albertin e sostenuta dall’UAAR – che ha assolto l’Italia per l’esposizione del crocifisso nelle scuole, rappresenta inevitabilmente una cocente delusione. Nel ringraziare ancora una volta chi, mettendoci la faccia e la tranquillità personale, si è profuso in una battaglia civile di portata sempre più rara nel nostro paese, l’UAAR deve necessariamente constatare come, in seguito alla sentenza, gli spazi per agire giuridicamente per l’affermazione concreta del supremo principio costituzionale di laicità dello Stato si siano oggettivamente ristretti.
Ciò non significa, tuttavia, che verrà meno l’impegno per cambiare, in meglio, una società che, nonostante sia sempre più secolarizzata, nello stesso tempo si caratterizza per istituzioni sempre più clericali. 
L’UAAR dispone, giorno dopo giorno, di una maggiore capacità di intervento, e di soci e simpatizzanti in grado di tradurla in risultati concreti nella tutela dei diritti civili di atei e agnostici, nell’applicazione quotidiana del principio di laicità dello Stato e nella valorizzazione del pensiero non religioso. La sentenza della Corte europea ci dà ancora maggiore consapevolezza delle nostre responsabilità e ci spinge a intensificare ulteriormente lo sforzo, nella convinzione che questo paese o avrà un futuro laico, o non ne avrà alcuno.

Verifica dei poteri 2.0: Franco Arminio

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[Franco Arminio risponde alle Cinque domande su critica e militanza letteraria in Internet a proposito di Verifica dei poteri 2.0 ; qui le risposte precedenti]

1. Le linee fondamentali di questa ricostruzione ti sembrano plausibili?

Mi pare di sì.

2. Quando e perché hai pensato che Internet potesse essere un luogo adeguato per “prendere la parola” o pubblicare le tue cose? E poi: è un “luogo come un altro” (ad esempio giornali, riviste, presentazioni o conferenze…) in cui far circolare le tue parole o ha delle caratteristiche tali da spingerti ad adottare delle diverse strategie retoriche, linguistiche, stilistiche?

Internet è varie cose. C’è una bella differenza tra face book e un blog letterario. In generale uso la rete per una prima circolazione di semi lavorati. Su face book metto spesso delle poesie appena scritte. È un luogo difficile per i versi. Credo che per molti poeti italiani sia praticamente inaccessibile. Molti fingono di snobbare face book, ma in cuor loro sanno che la loro scrittura in quel luogo non colpirebbe nessuno. Io non ho alcun imbarazzo a scrivere sulla rete e usarla per diverse scritture, da quelle legate alla militanza civile alle cose più intime.

I gelsomini appassiti della mancata rivoluzione cinese

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di Ivan Franceschini

Quattro aprile 1976, una domenica primaverile come tante in una Pechino che si sta leccando le ferite dopo i disordini della Rivoluzione culturale. Eppure c’è qualcosa di strano nell’aria. Sarà perché domani è Qingmingjie, la festa tradizionale della pulizia delle tombe, ma sono già un paio di giorni che la gente di Pechino sta affollando piazza Tiananmen. Depongono delle corone di fiori ai piedi del monumento agli eroi del popolo in memoria del primo ministro Zhou Enlai, morto in gennaio.

Patrioska!

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Giovedì 31 marzo ore 19,30


Video a cura di Rosario Tedesco, estratti dello spettacolo alla Locanda Atlantide (San Lorenzo) Roma

I signori Murena

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di Giuseppe Zucco

(informiamo la gentile clientela che nel caso di questo racconto non si tratta di pubblicità occulta per Murene, essendo il medesimo stato pubblicato in origine sulla rivista “Colla”. Cogliamo nondimeno l’occasione, per farne pubblicità esplicita…. hj) 

Da tempo non guardavano la televisione di sera. Lei aspettava che il marito rincasasse, allora sedevano a tavola. Prima di iniziare, spiegando la stoffa bianca sulle gambe, lui chiedeva sempre se Carlo avesse mai chiamato, se qualche buona notizia avesse solcato la diramazione delle linee telefoniche, lei scuoteva la testa come un campanellino, e lasciava cadere il discorso senza aggiungere altro, immaginando però altre città metropolitane, la solitudine delle cabine telefoniche emerse nella fredda luce dei neon in altre notti e in altre circostanze.

PUBLIC ART

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di Mattia Paganelli

L’innocenza di Giulio

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dal 5 al 22 aprile 2011 – prima nazionale
produzione Teatro della Cooperativa – Bottega dei Mestieri Teatrali

L’INNOCENZA DI GIULIO – Andreotti non è stato assolto
di Giulio Cavalli

con la collaborazione di Giancarlo Caselli e Carlo Lucarelli
regia Renato Sarti
con Giulio Cavalli
musiche originali Stefano “Cisco” Bellotti – Modena City Ramblers
Disegno originale di Ugo Pierri

(tutte le informazioni qui)