«Scaffali nascosti», senza pretese di completezza, vuole disegnare una mappa dell’editoria indipendente dei nostri tempi. Medio-piccoli, piccoli, piccolissimi editori, spesso periferici, con idee e progetti ben precisi, che timidamente emergono, o forse emergeranno, o si spera che emergano, fra gli scaffali delle librerie. A cura di Andrea Gentile (andreagentilenazione_at_libero.it).
di Andrea Gentile
A Rovereto, 37000 abitanti nella Vallagarina, Emanuela Zandonai fonda nel 2007 la casa editrice Zandonai e di ritorno dalle vacanze agostane, dopo aver visto sulla spiaggia Mille splendidi soli e Scusa ma ti chiamo amore La casta e Gomorra, si presenta timidamente in libreria con due volumetti. Uno – più grande, ad aprire la collana «I fuochi» – s’intitola Umanesimo e romanticismo, ha un autore mai tradotto in Italia, oppure Hermann A. Korff, e una copertina con il primo Propylaion di Michael Franke; l’altro – più piccolo, ad aprire «I piccoli fuochi» – s’intitola Morte di una primadonna slovena, ha un’autrice mai tradotta in Italia (ma pubblicata già per esempio in Francia da Gallimard) e una protagonista che fa la cantante lirica. Così la Zandonai si presenta al lettore italiano e già da questo esordio si evidenziano alcune linee guida della casa editrice, tra cui la volontà di proporre autori mai tradotti nel nostro paese.