(Riprendo le mie riflessioni di ateo iniziate qui, ma inserisco una piccola premessa suggeritami dal dopo “family day”.)
Spesso si dice: l’impresa italiana più solida ed efficiente è la mafia. Oggi possiamo dire: le istituzioni più solide ed efficaci dell’Italia sono quelle di Città del Vaticano. D’altra parte, è abbastanza ovvio che una piccola e ricca teocrazia funzioni meglio di una grande democrazia con problemi di bilancio. Ed è pur vero che le istituzioni dello stato italiano sono sempre meno funzionali e funzionanti. Così come è pur vero che i partiti sono sempre più vuoti e imponderabili scatoloni, intenti a bricolage ideologici di facciata. In questo vuoto di idee e guasto istituzionale, la teocrazia vaticana s’inserisce con pieno successo. La chiesa cattolica è al di sopra della crisi delle ideologie, ancorandosi ad un’ideologia pre-moderna, e dunque entrata in crisi circa trecento anni fa. Ma quella crisi è caduta ormai abbondantemente in prescrizione. L’ideologia cattolica oggi, ben difesa e trasmessa da un’istituzione gerarchica e di tipo assolutistico, compare in perfetta salute, solida come nessuna ideologia moderna può esserlo, in quanto la dottrina cattolica non contempla il dibattito, la critica e il dissenso (vedi: voto di obbedienza). Inoltre, la chiesa è una formidabile agenzia elettorale, ma svincolata dalle vecchie e perniciose mediazioni con il potere politico. Essa non deve più inserirsi nelle stanze del palazzo, è il palazzo che la corteggia e segue, da destra a sinistra.



di Gianni Biondillo
di Edoardo Brugnatelli