Sul suo blog l’amico Massimo Maugeri ha lanciato una sfida ai lettori invitandoli a votare il migliore singolo e album della storia del Rock, sulla falsa riga della Top 100 proposta dal Magazine Rolling Stone.
In tantissimi hanno così lanciato le proprie proposte ( per quanto mi riguarda ho votato Sympathy for the devil e Quadrophenia) e nel lunghissimo thread eccellentemente moderato da Gea ed Enrico, una giovane (presumo) commentatrice, Miriam, ha fatto un’osservazione che non solo mi pareva azzeccata ma che ha scatenato in me un’altra serie di interrogativi a cui ho provato a dare una risposta.
Miriam suggeriva infatti in po’ a tutti di non limitarsi a fare citazioni, riportare link a Youtube o Myspace, ma di tentare una sorta di cartografia affettiva delle canzoni cercando di trasmettere ai lettori non solo l’informazione ma anche l’emozione che aveva portato a quella scelta. Nel blog troverete ovviamente la formulazione originaria e vi invito a leggerla. Qui invece riporto la mia prima riflessione sperando con voi di trovare una risposta alla “chose”.
Postato Martedì, 19 Agosto 2008 alle 8:10 pm da effeffe
Cara Miriam,
era da un po’ di tempo che mi interrogavo su questa storia delle playlist. Sono stato tra i primi partizan dell’I-pod per puro caso.



















di Silvio Mignano