
Numeri estratti dal libro , Questa corte condanna, Spartacus processo al clan dei Casalesi, a cura di Marcello Anselmo e Maurizio Braucci . Le mie inserzioni in corsivo sono tratte da Il giocatore, di Fëdor Dostoevskij
(effeffe)
[…]Pagano all’udienza del 9 maggio 2001 ha riferito quanto segue:
Io Pignata lo conosco da vecchia data, lo conoscevo dal 1970-1972. Ho sempre bazzicato la piazza di San Cipriano, e lui stava su tutte le giocate, veniva da Tozziello, l’ho sempre incontrato, lo conoscevo bene come impiegato al Comune e come giocatore. Come giocatore che giocava, dottore… noi tra giocatori – che poi facevo parte pure io della categoria – ci conoscevamo; c’erano giocatori avventizi che li vedevi ogni tanto… E giocatori giocatori sono quelli che tutte le sere puntualmente perdono, vincono e raccimolano il denaro. Lui era giocatore, diciamo così, di questa categoria: giocatore di carte, chemin, baccarat, zichinetto. Ci sono giocatori giocatori e i giocatori avventizi, Pignata era giocatore giocatore. […]
Dopo le dieci, ai tavoli da giuoco rimangono solo i giocatori veri, disperati, per i quali alle terme non esiste che la roulette, che sono venuti solo per essa, che quasi non si accorgono di quello che accade intorno a loro, che di niente si interessano durante tutta la stagione, che non fanno altro che giocare dalla mattina alla sera e che sarebbero anche pronti a giocare tutta la notte fino all’alba, se fosse possibile…












