di Christian Raimo
Quando sento parlare di periferia periferia, di rivalutare la periferia, quasi subito sento puzza di bruciato, mi fa lo stesso effetto di chi insiste senza motivo a tessere le lodi di qualcosa di cui in realtà non finisce per far altro che marcare l’inferiorità. Mi viene in mente questa considerazione banale, la stessa che con meno sciatteria fa anche Rem Koolhaas nel suo Junkspace – rivalutare la “periferia” vuol dire continuare a legittimare la posizione dominante del “centro” – quando chiedo ai ragazzini che incontro per strada qui, a Boccea, che cos’è il loro quartiere, qual è la loro piazza, dove è il loro luogo dove sono cresciuti.








