
di Silvio Mignano
24 gennaio 2007
È il giorno delle Alasitas. L’idolo aymara Ekeko, che salvò dalla fame La Paz assediata dagli ultimi Incas nel 1781, invade oggi le piazze della città con un esercito di artigiani e venditori che espongono migliaia di incredibili miniature di qualsiasi cosa possa venire in mente. Dollari americani ed euro perfettamente riprodotti in scala, edizioni dei giornali, certificati di laurea e di proprietà che entrano nel palmo di una mano, passaporti poco più grandi di un polpastrello, casette tascabili con i loro bei giardinetti rettangolari, automobiline, manine, bebè, cucinini, pentolini, rane e rospi, rane e rospi dovunque, perlopiù dorati.







