di Antonio Sparzani
l’ultima puntata, che potete trovare qui, si concludeva così:
“E il difficile era, naturalmente, trovare quest’altra idea, più debole sì di quella di orbita, tuttavia sufficientemente forte da poter ancora fare un po’ di fisica.”
L’idea da trovare naturalmente non era una sola, ma non si poteva neanche immaginare e costruire la teoria tutta insieme d’un botto, tutto va avanti un po’ alla volta. Intanto l’idea era di stare attaccati a quel che si poteva misurare, tramite gli esperimenti che si sapevano fare, direttamente. E questo qualche cosa era soprattutto l’energia, perché quel che si sapeva ormai misurare assai bene era la frequenza della luce emessa e assorbita da ogni singolo elemento, quando veniva investito da luce, cioè da onde elettromagnetiche. Perché è importante la luce emessa e assorbita da un elemento? Perché dalla frequenza della luce che un atomo di un elemento riusciva ad assorbire, rispettivamente ad emettere, si riusciva a risalire ai livelli energetici (modo dei fisici per dire: alle energie) possibili per quell’atomo e dalle energie possibili si doveva capire come potevano essere sistemati gli elettroni intorno al nucleo.

di Gianni Biondillo 
