
Quando ho conosciuto Keith Botsford della News from the Republic of Letters di Boston, grazie al sodalizio delle nostre riviste ( con l’Atelier du Roman diretta da Lakis Proguidis) mi sono sentito per la prima volta gratificato per tutto il lavoro dedicato in questi anni alla creazione di riviste letterarie. Ho ricevuto la traduzione di questo racconto di Saul Bellow, fondatore con Keith della storico magazine qualche minuto fa e non l’ho ancora letto. Lo metto su NI e lo leggerò con voi, alzando il calice per un brindisi a coloro che credono ancora in queste cose e alla memoria del grande romanziere americano. Ringrazio Keith, romanziere da tradurre al più presto, a nome di Sud e di Nazione Indiana.
Vista dalla terapia intensiva
di
Saul Bellow
traduzione di Francesca Spinelli
Ero andato a trovare amici e parenti nei reparti di terapia intensiva di vari ospedali, e con l’innata stupidità di un uomo forte e in buona salute mi era capitato di pensare che un giorno sarei potuto essere io quello bloccato a letto e collegato alle apparecchiature di supporto vitale.



una lettura di Goffredo Fofi, Da pochi a pochi, Eleuthera, pp. 151, fatta da Antonio Donghi


di Gianni Biondillo