terza puntata dell’inerzia, sull’inerzia, nell’inerzia, dialogo tra Maria Luisa Venuta e il sottoscritto, con qualche commento indiano:
Caro Antonio, come procedere in quest’afa che porta dall’inerzia al desiderio dell’immobilità totale? Getti il sasso nello stagno dei pensieri estivi: stabilità e moto rettilineo uniforme: Che cosa è stabile nel moto rettilineo uniforme? Il permanere del movimento del corpo in assenza di altri agenti contrastanti?
Mag e Tashtego colgono la tendenza che hanno i corpi a rimanere o tornare nella posizione di quiete. È vero, i bambini sono fantastici per questo tipo di osservazioni, non si stancano di ripetere esperimenti cercando di capire come funziona l’universo che li circonda. Osserviamo un bambino che in riva al mare gioca con i sassi, li raccoglie lanciandoli in aria e vedendo che cosa accade dopo il lancio. Alcuni cadono vicino, allora il bimbo aumenta la forza impressa e l’arco che fa il sasso diventa più ampio, così come il tempo di caduta. Ad un certo punto con la stessa forza, cerca di mandare il sasso in alto verso il cielo, ma l’oggetto ricade a pochi metri da lui, se non sulla sua testa, in modo quasi imprevedibile, perché ci ha impiegato meno tempo a ritornare in una posizione di quiete Ma allora la spinta inerziale ha una direzione? E che cosa intende per spinta inerziale? È stabile e uniforme?
Cara Maria Luisa, proprio ora che il caldo ci rallegra tutti, è arrivato un punto cruciale di questa faccenda dell’inerzia; che cosa è mai che fa andare avanti i corpi, dopo che “più niente” li spinge.