di Franco Arminio
(Venticinque anni fa, il 23 novembre 1980, due scosse di terremoto del settimo grado della scala Richter – l’equivalente del massimo livello in quella Mercalli – rasero al suolo una vasta zona dell’Appennino meridionale, tra l’Irpinia e la Basilicata, causando tremila morti e decine di migliaia di feriti: famiglie cancellate, 300mila senzatetto, 700 comuni colpiti, in molti dei quali non una pietra rimase in piedi. I governi che si sono succeduti negli anni hanno stanziato per gli aiuti una cifra pari a 58.200 miliardi di lire. Dal 1980 a oggi, 384 persone sono state arrestate e condannate per reati legati alla ricostruzione del dopo terremoto. Questo racconto di Franco Arminio – che ritrae un famoso amministratore locale, poi diventato senatore e ministro della Repubblica italiana – fu inserito da Gianni Celati nell’antologia Narratori delle riserve.
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