di Andrea Inglese
Di questo ricco festino (salsa
di lingue, ciocche, tette e coscette)
non mi fiacco che a notte tarda
(aromi di fori e fiori, labbri mielati),
ma tu che mi sei pane e uva, cuoca
e servetta, hai deciso per sempre
il mio destino: schiavo ingrassato
del tuo piatto, inchiodato al muro,
indefesso ti mordo, rodo, mastico,
ma mai giungo all’osso, e avanzarti
non posso.





Solo il dittatore parla d’amore.
“Ma è in tedesco ! Già le opere, anche in italiano, sono una noia micidiale. E poi, che palle, un teatro tutto ori e velluti rossi, giacca e cravatta, ingabbiati lì per tre o quattro ore !”
I due bestseller di Giorgio Faletti sono un fenomeno nuovo in Italia? Secondo alcuni si tratta semplicemente di thriller di successo che una volta tanto, invece di arrivare da oltre oceano, vengono prodotti in patria. Nient’altro? Proviamo a guardare meglio.
Secondo appuntamento di Nazione Indiana al Teatro i
Di Andrea Inglese
Anni sono passati. Abbiamo l’adolescente S, che ora frequenta la terza media, e che incontra il suo compagno G al parco di divertimenti ‘Einstein’. G ama più le giostre dei treni e S, non intraprendente ma sempre riflessivo, sta ad osservare G che sale su una giostra: non una di quelle che fan di tutto per offrire il brivido più spericolato e terrorizzante, ma di quelle per i più piccoli, che ruotano tranquillamente intorno ad un perno centrale senza le velocità azzardate che appiattiscono contro qualche parete rotante: anzi, ogni bambino che sale sta seduto e ha davanti a sé un bel piano a mo’ di tavolino, dalla superficie chiara e molto levigata.