di David Watkins
Opera grafica di Andrea Balietti
Sorvolano sulle faccende, lasciano fare, con quella specie di tatto e discrezione che li contraddistingue da sempre. Persino la lagnanza, in loro, si è come rischiarata via la pesantezza materica dei giorni. Le bollette, la pentola incrostata dentro il lavandino, la spazzatura ancora da buttare: mai sentito uno che aprisse bocca per così poco.
Hanno buone maniere. Non entrano nelle stanze, scivolano tra le cose....
in collaborazione con La Camera Ardente
In questi giorni lo Studio Azzurro ha messo a disposizione l'archivio dei suoi film. Le opere sono liberamente consultabili su Vimeo. Tra queste, segnalo L’Osservatorio Nucleare del Signor NANOF, dedicato alla figura di Oreste Fernando Nannetti -astronautico ingegnere minerario nel sistema mentale- e al ciclo di graffiti dell'ospedale psichiatrico di Volterra.
“Corazzi / Nannetti = Fernando / nato / a / Roma il / 3 /...
in collaborazione con La Camera Ardente
Incrinare la sistemazione dello sguardo, ma come chi non se ne accorge. Farlo magari passeggiando, con sottilissima furia d'anfratto, oppure con trasognata, "neghittosa" indolenza (lo insegna Walser). Porgere cerniera tra tremore e tremore. Coltivare guizzi vegetali per tramutarli nell'involucro di un nuovo cinema. Venire incontro a un volteggio di tempo. Raccoglierlo nella stessa lente dove frena il bacio della mano che la copre. Vedere con...
di Andrea Balietti
Altezza
Un uomo si ritrova in uno spiazzo a picco sul mare, prende un sasso e lo lancia giù dal dirupo. L'immagine della parabola tracciata dal volo gli appare così seducente da persistere nella sua mente come un'ossessione, trasformando quel suo gesto in un bisogno, in una fame che sarà saziata soltanto gettando il padre e, infine, se...
NOTA INTRODUTTIVA
Vincenzo Accame, Récit
(La Nuova Foglio, Macerata 1976)
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata altrove...
di Andrea Balietti
-"Ogni arte è magia
Non esiste mezzo più potente dell’Arte per ottenere l’apparizione visibile dei veri Dei."
(Aleister Crowley)
La nascita dell’arte deriva da un gioco; fu istinto non intenzione a guidare il primo gesto, il gesto antico del rifiuto, della vergogna di esser diventati umani, di aver sacrificato il tempo al lavoro, la seduzione alla produzione, l’animalità alla civiltà. Non fu azione ma rito, atto magico, ludico e...
NOTA INTRODUTTIVA
Magdalo Mussio, In pratica
«Forse non spetta a te di portare a termine il compito, ma non sei libero di rinunciare.»
(Avot 2,21)
Un questionario, come luogo di una sollecitazione: «È ancora legittima la radice dell’inchiostro?». Non solo il come si scrive, ma lo scrivere stesso, malgrado le storture. Lo scrivere che si porta avanti per decifrare la qualità del proprio silenzio o del proprio arretramento.
Una nota appuntata altrove scompiglia ulteriormente...
«Proprio io – ha detto l’uomo sulla cinquantina – Sono il dottor Marcello Barlocco, di Genova e ho letto sui giornali, questa mattina, che mi cercano carabinieri, polizia e agenti americani perché mi credono il corriere dell ’hashish. Non ho mai trafficato in stupefacenti e sono pronto a dimostrarlo. Sono soltanto vittima di un madornale equivoco. Eccomi a vostra disposizione.»
da Il Corriere della Sera, martedì 18 febbraio 1958
«Molti animali...
Nell'estate del 2019 le Favole dal secondo diluvio hanno inaugurato quella che sarebbe diventata una collana di scritture poetiche curata da Giorgiomaria Cornelio e Giuditta Chiaraluce: "Edizioni volatili” e volanti, come quel cervo -maestro di rinascite- che portava braci tra le mandibole. Il secondo volume della collana è Selected Love di Andrea Franzoni, scritto a Brooklyn facendo "salti da scoiattolo" tra le lingue. Le partiture visive (segnalibri ed illustrazioni) sono sempre...
Caro Francesco,
avevo promesso di accompagnare l'estratto da Arruina con una piccola nota. Ti mando, invece, questa lettera. Ho agito così perché temevo che la tua vicenda potesse uscirne fuori sciancata; che i nomi si occordassero con un gesso già duro. Invece un nome deve essere, come nella favola che narri, quella mezzanotte abbastanza luminosa da battere il discorso della lampada, che è discorso dominante, impero della letteratura contro le vere possibilità...
Ruben Stefano Boari è nato nel 2009 a San Severino. Attualmente abita a Macerata, ma ha vissuto anche a Cuba. Frequenta la quinta elementare e, quando vuole, disegna.
Ospito qui una selezione di alcune sue opere: fogli zeppi di linee come materie del vento, talvolta sbalorditi dal colore, e a cui il disegno non vuole dare tregua. Queste leggerissime battaglie quasi fluttuanti, questi eserciti mandati a cariare ogni contorno ci...
Anselm Kiefer
I
che dire
la casa brucia deve bruciare perché piena di libri simile a un uovo piena fino a scoppiare la donna a seguire brucia dentro
la casa dentro la stanza con i suoi libri a riempire la stanza a riempire le stanze a fare che fare a fare
loro proprietà la stanza a intasarla intera di polvere di fibre del legno di stoffa di stracci diventati scartafacci rilegati di parole
carta incisa...
Per la Nino Aragno Editore, nella collana I domani (curata da Maria Grazia Calandrone, Andrea Cortellessa e Laura Pugno), è uscito recentemente Finisterre, poema epico di Matteo Meschiari «composto oralmente e poi trascritto».
Annota Laura Pugno nell'introduzione al volume: «Ragionare, finché dura, sull’Antropocene è il compito che Meschiari si è prefisso in opera, e che pratica anche qui, un "pensare attraverso la terra", con l’augurio "che il terreno sia complessità della mente", e che...
Pinocchio, Giuditta Chiaraluce
Per mio monito il sacerdote porterà durante la processione nella mano destra una corona di rose appesa al suo sistro. Tu, senza esitazione, fendi la folla e immettiti nel corteo, contando sul mio favore. Dopo esserti piano piano avvicinato al sacerdote, come per baciargli la mano, prendi le rose e uscirai dalla pelle di questa bestia maledetta, che da lungo tempo mi è odiosa. Non devi avere...
Ospito una selezione di poesie inedite di Carlo Selan (Udine, 1996), recentemente presentate in occasione dell'undicesima edizione di RicercaBo - Festival di Letteratura, Prosa e Poesia (Bologna, Palazzo D'Accursio, 30 novembre -1 dicembre 2019) grazie all'intervento di Sergio Rotino.
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Sembra che ti stiano molto a cuore questioni epistemologiche. Un problema è l’incertezza dell’esistenza delle cose, che per esistere realmente hanno bisogno di essere ricordate, quasi incise, attraverso una continua rimodulazione verbale: è...
di Davide Nota
Un albero nudo nodoso in un paesaggio di neve. Il colore è bianco. Sul suo tronco sono incisi minuscoli enigmi, segni, un inventario di nomi, di eventi che accaddero, da decifrare, o forse che dovranno ripetersi. La sua forma frondosa si rivela a volte nelle fattezze di un cavallo, altre volte è lo spettro di una donna, forse la cattiva madre di Segantini, oppure è Dafne, di...
Dia•foria ha recentemente presentato Container, oggetto-rivista e osservatorio intermodale diretto da Daniele Poletti e Luigi Severi:
«Il nome fa riferimento al trasporto intermodale dei prodotti umani di ogni natura, sostanza stessa del nostro mondo: nel container convivono mercanzie di diversa specie, in una somma di cose, tracce e messaggi che costituiscono pensiero e storia in movimento. Il transito e lo scambio di oggetti e parole da sempre determina la realtà attraverso una pluralità di apporti,...
di Chiara Babuin
Marie-Louise von Franz è stata una delle più importanti e prolifiche figure della psicologia analitica. Fedele allieva e collaboratrice di Carl Gustav Jung, von Franz è conosciuta soprattutto per aver intrecciato i suoi studi di lingua e filologia classica alla psicologia, generando diverse opere sulla simbologia archetipica della fiaba, quest’ultima intesa junghianamente come l’espressione più pura dell’inconscio collettivo.
Di fatto, il tratto forse più caratteristico della psicanalista svizzera è...
di Adriano Ercolani
Il corpo a corpo di Pierre Klossowski con Friedrich Nietzsche inizia nel 1937, ai tempi gloriosi della rivista Acéphale e trova un decisivo compimento nel saggio del 1969 su Nietzsche e il circolo vizioso.
Come scrive il curatore Giuseppe Girimonti Greco, i due testi ora raccolti da Adelphi con il titolo Nietzsche, il politeismo e la parodia, sono “i primi saggi maturi che Klossowski dedica a un autore...
Lettera da Fiumalbo
“Il Caffè Satirico e Letterario”, anno XIV, n. 5, Ottobre 1967.
FIUMALBO è «un paesotto di vaga natura alpestre infossato tra le magnifiche abetaie che preludono al passo dell’Abetone». (Gazzetta dell’Emilia 10 agosto 1967). Fiumalbo è un vecchio e raccolto nucleo urbano (Unità 13 agosto 1967). Un piccolo centro turistico dell’appennino modenese (Paese Sera 25 agosto 1967). È un paese messo a disposizione: non più la galleria d’arte...
In questi giorni esce nelle librerie Lilith, primo romanzo di Davide Nota -scritto tra il 2015 e il 2019-. «C'è, subito, il sentimento di una profondità. Il bisogno di aprire ferite» ebbe a scrivere Roberto Roversi in un commento ad una delle primissime pubblicazioni di Nota, e lo stesso appunto allarga la sua ombra sino a Lilith, diventandone l'ennesimo incipit: « Il testo mi ricorda che non sempre nell'inferno c'è soltanto il fuoco.»
Le formule...
Cineocchi, per uomini senza macchina da presa
1.
“Vertov: lo sguardo e la pupilla"
di Mariasole Ariot
https://www.youtube.com/watch?v=cGYZ5847FiI
“Un cineocchio”, un manifesto, una dichiarazione: togliere dal cinema ogni forma di teatralità, di soggettività per (ri)portare il cinema alla sua essenza, dove il raccontarsi (il film che racconta il film) precede e quasi cancella il raccontare.
È con L’uomo con la macchina da presa che Vertov libera lo spazio dalla sceneggiatura, dalle storie, dai personaggi, esponendosi...
Il legno dello strumento, ci spiegò, muta le sue caratteristiche ricevendo il calore corporeo del musicista. Allo stesso modo, passando di mano in mano muta sempre il suo suono. Così fa la traduzione». Eleonora Ottaviani ha dedicato un lungo studio all'opera del poeta nord-irlandese, e sta attualmente traducendo Shamrock Tea (sempre per Del Vecchio Editore). In appendice, pubblico anche due poesie da un'altra raccolta, Belfast Confetti, risalente alla fine degli anni '80, sempre tradotte da...
Ospito qui una selezione di poesie inedite di Raimondo Iemma. Nato a Torino nel 1982, Iemma ha recentemente pubblicato una raccolta dal titolo La settimana bianca all’interno del XIV Quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2019). Questi ultimi componimenti sono tratti da un'altra raccolta inedita in prima stesura.
«Le migliori poesie dovrebbero sembrare / tradotte da un'altra lingua / di un'altra epoca / nella quale non esiste una letteratura», scrive l'autore....
Una volta ancora, la casa editrice Giometti e Antonello di Macerata ha fatto insorgere un’opera fondamentale da quella cupa fangaia dove vengono gettati gli autori di cui non si è potuto fare un calco preciso. In questo caso si tratta di Allergia, breviario dell'inappartenenza composto dal poeta Massimo Ferretti e stampato per Garzanti nel 1963: «Nella mia vita il viaggio resta il segno / di ciò che doveva essere la vita / se l’avessi...
Occorre inventare la città come manifesto sussultorio, per rompere i programmi da troppo tempo fissati nel cemento. Occorre pensare la casa come «luogo eletto a dimora del proprio nomadismo», cantiere a cielo aperto e viva fornace, affinché tutto sia fatto per bruciare. Occorre disinquinare, anzi spurgare le immagini dall’amianto che le attanaglia (questo il mestiere del poeta-architetto nel Theatrum Mundi). Occorre infine piegare il patto dei divorzi, della separazione...
Per l’operazione subita
siamo per noi stessi
la stessa immagine per gli altri
sia da vivi che da morti
tutto questo anche la fruttificazione dei miei tagli
ricuciti è una preparazione all’inutile
un esercizio per il balsamo ad azione oggettuale
(virtuale) è un segno che forse l’essere abbracciante è
anche i nolenti i dolenti incalliti allibiti
tutto questo mi fa eclissare prima nel sonno
dell’ipotesi temporale stabilita come una foglia
ingiallita rinvigorisce alla roteante visione
dell’allontanarsi del...
Tre poesie, con una nota critica di Antonio Delogu
il crinale pietroso
nell’attestare con l’inchiostro quanto altrove svanisce
testimonia il mortale l’interminabilità del cadere
incessantemente manifestandosi come verbale presenza
nell’imperfetta sua aderenza al pietroso crinale
per un altissimo grado di estraneità alle tenebre
l’illusoria compiutezza
per tutti i sentieri discende
dal crinale del sacro recinto
l’umana figura destinata
dalla sua collocazione fra le cose
a coprire per intero il cammino
che porta a una grazia illusoria
definita com’è dal dolore
connesso all’albale cecità del...
di Edoardo Angrilli
Donna angelo, donna schermo, Domna o tiranna, soltanto questi pochi appellativi rendono palpabile l’innegabile centralità della presenza femminile nella lirica cortese. Invocata, supplicata o lodata la donna parebbe avere in questa importante e consistente tradizione una ruolo puramente passivo, tanto da diventare, da topico oggetto poetico, un mero pretesto letterario, uno spunto lirico. Tuttavia, dovremmo dire parziale, se non faziosa, questa visione subordinata e remissiva della donna...
Una quartina di questo libro dice un pezzettino di porto visto dalla finestra di casa nel grigio della sua fisionomia, opaco, come un frammento di mare morto che, pur di non andare anch'esso verso il silenzio, si chiama in poesia per consegnarsi all'evidenza oltre le trame d'uno scomparire eterno. Se in quell'immagine cogliamo quanto di più profondo è in essa, avvertiamo la paura relata ad un destino vecchio quanto...