di Andrea Inglese Da anni è in atto un esperimento di massa da parte di soggetti privati e pubblici, ma è di natura biometrica e politica, ed esso non avviene attraverso la propaganda frontale delle TV e della carta stampata...
di Mario Bramè Il flusso è piuttosto semplice: il giornalista cerca, insieme, di seguire e continuare ad alimentare l’interesse improvviso su un determinato argomento, il più delle volte circoscritto nel tempo.
di Domenico Talia
«La nostra organizzazione garantisce che questa quantità di informazione non si disperda, indipendentemente dal fatto che essa venga ricevuta o no da...
Navigando con Calvino, Google e la NSA
di Domenico Talia
«La nostra organizzazione garantisce che questa quantità di informazione non si disperda, indipendentemente dal fatto che...
Ippolita
Nell'acquario di Facebook. La resistibile ascesa dell'anarco-capitalismo
56.478 parole, 391.364 battute sul web ed in formato ebook.
Negli ultimi dieci anni Internet ed il web 2.0...
Instead of further going down the corporate lane of Microsoft, Apple, Amazon, Google and Facebook, I propose to go back to the original architecture of Internet as public infrastructure with decentralized nodes. It may be romantic to insist on the distributed nature of networks but it is a necessary political demand. Net criticism is a toothless project without a utopian dimension. Even if internet itself had a military origin in the Cold War, and is now dominated by equally destructive force of greedy venture capitalists, backed up by libertarian gurus. Let’s rethink the public sphere: another internet is possible! - Geert Lovink