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Iraq

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Dan Brown a Frosinone e il Qualcunismo Rambista

di Lorenzo Declich e Anatole Pierre Fuksas Anatole. Non si sa bene più da che parte cominciare per controbattere con gli scarsi mezzi di cui si dispone alla grancassa guerrafondaia di religione che proprio in questi giorni, dopo l’attentato della notte di Capodanno a Istanbul, ha ricominciato a rullare poderosa, accompagnata dallo starnazzare dei soliti tromboni. Lorenzo. Tempesta di monnezza. C’è il momento in cui tutto congiura, la marea monta...

Violenza, silenzio e barbarie: quello che ho visto io della Siria

di Lorenzo Declich Le cose, sul campo, erano già molto chiare all'inizio. La violenza del regime ha iniziato a manifestarsi subito, anzi, la rivolta nasce simbolicamente come risposta "civile" a un atto di violenza: un gruppo di ragazzini, picchiati e torturati per aver scritto su un muro quello che pensavano di Bashar al-Asad. La macchina della propaganda, allora, era già ben oliata, ma nessuno che avesse un po' di senno pensò che video...

La stagione delle rivolte a Sud

Il ciclo della primavera araba: nascita, morte e oblio mediatico di Lorenzo Declich Siamo nel 2010. Conosciamo le “masse arabe” per due motivi. Il primo: protestano quando appare qualche cosa che offende l’Islam. Il secondo: protestano quando Israele massacra i Palestinesi. I tiranni, nel primo caso, prendono i manifestanti a fucilate. Il loro ruolo, accettato e benvoluto, è tenere a bada l’anima nera dell’estremismo islamico: fanno bene a reprimere, anche...

Disordine capitalistico e popolo minore. Note sull’amnesia mediatica

di Andrea Inglese “Il 15 settembre 2008, data del tracollo di Lehman Brothers, sta al fondamentalismo di mercato (ovvero il concetto che i mercati, da soli e liberi da ogni vincolo, possano garantire la crescita e la prosperità economica) come l’abbattimento del muro di Berlino sta alla caduta del comunismo.” Lo scrive un premio Nobel per l’economia, Joseph Stiglitz, nel suo ultimo lavoro, Bancarotta. L’economia globale in caduta libera (Einaudi,...

Il mercato degli organi: il buco nero della globalizzazione

di Giuseppe Catozzella Alla divisione del mondo in venditori e compratori siamo abituati da decenni, consumisti fin dentro al midollo. Ma è a quella tra venditori e compratori di pezzi di corpi umani che Nancy Scheper-Hughes – antropologa e fondatrice di ‘Organs Watch’, la più grande organizzazione mondiale fondata in California nel 1999 al puro scopo di tenere monitorata questa particolare fetta di mercato – costantemente ci spinge a...

Il potere degli incubi: le ombre nella caverna – di Adam Curtis

The Power of Nightmares - The Rise of the Politics of Fear, di Adam Curtis (2004). Un documentario che descrive la nascita del movimento neoconservatore americano e quella del movimento radicale islamico, osservandone le ambigue similitudini. Terza parte "The Shadows in the Cave" 60 minuti, in inglese, trascrizione, schermo pieno. La terza e ultima parte del documentario descrive l'ascesa di al-Qaeda e la strategia neoconservatrice della "guerra al terrore" di Stati Uniti ed...

Spot dal mondo dei non luoghi

di Giancarlo Liviano d'Arcangelo Buddie aveva fame. Sentiva il suo stomaco irrispettoso che piagnucolava a colpi di singhiozzo balbuziente, e la tonalità ocracea del cielo disabitato che si perdeva poco più in là della sua massima lungimiranza visiva, era prova inconfutabile che il tempo di nutrirsi era sopragiunto. Si meravigliò del silenzio diffuso nel paesaggio, cactus ingobbiti e cespugli adusti color antracite, un silenzio mostruoso, che in incognito era riuscito...

La pena di morte a Saddam pietra miliare dell’odio

Di Danilo Zolo (Tra le cose più lucide e utili che sono state scritte sulla condanna a morte di Saddam Hussein, queste righe tratte da il manifesto del 29 dicembre 2006.) Il presidente degli Stati uniti ha dichiarato che l'impiccagione di Saddam Hussein sarà una «pietra miliare». Sarà un passo avanti decisivo sulla strada maestra della giustizia, della libertà e della democrazia in Iraq. Si tratta di una impostura, non diversa...

Due letture sul terrorismo

di Andrea Inglese Propongo due letture estive anti-propaganda sul tema del terrorismo: Iraq di Slavoj Žižek e La nuova economia del terrorismo di Loretta Napoleoni. Il governo italiano è schierato con gli Stati Uniti nella lotta contro il “terrorismo islamico”, partecipando all’intervento militare in Iraq. Siamo quindi da tempo bersagli di una possibile rappresaglia. Per ora siamo innanzitutto bersagli di una propaganda “occidentale” che ha alcuni obiettivi di fondo: 1)...

GIULIANA SGRENA: quello che sta accadendo

di Sergio Nazzaro e Roberto Saviano Secondo il tuo parere perché è stata rapita Giuliana Sgrena? “Giuliana Sgrena è stata rapita a causa della presenza di truppe italiane in Iraq. Sta pagando il prezzo della politica del governo italiano. Io penso che i rapitori siano ribelli Sunniti, e sono certi che lei non sia una spia e che è contro la guerra in Iraq. Il governo italiano non ha...

BEHIND GIULIANA SGRENA’S KIDNAPPING INTERVIEW WITH HAMID MIR

di Sergio Nazzaro e Roberto Saviano Hamid Mir, Osama Bin laden's official biographer is working as Editor Northern Region, GEO Television Network (24 hour private Urdu News Channel) According to you, why Giuliana Sgrena, a veteran Middle East correspondent for the Italian communist daily Il Manifesto, has been kidnapped? ”Giuliana Sgrena was kidnapped due to the presence of Italian troops in Iraq. She is paying the price for the Italian government...

Milan 1 – Nasirya 0

Vorrei unirmi al coro di squallide illazioni scatenate dal fatto che il nostro Presidente del Consiglio si tiene in costante contatto con Nasirya mentre partecipa alla festa per il meritato scudetto del Milan. Dario Voltolini

Aria di guerra

di Giorgio Mascitelli Marco Lodoli nell’intervento apparso su Nazione Indiana dal titolo “Manca un tassello” mette in guardia collaboratori e lettori di questo sito dal rischio di sottovalutare i pericoli provenienti dall’integralismo islamico in nome di una vis polemica nei confronti dell’attuale politica dell’amministrazione statunitense e dei suoi alleati in Iraq. Siccome un rischio del genere è del tutto plausibile in una situazione così confusa sia politicamente sia emotivamente, è...

Manca un tassello

di Marco Lodoli Al dibattito sulla strage di Nassiriya a mio avviso manca un tassello importante, che stranamente nessuno ha voglia di piazzare. Molto è stato scritto - forse a cuor troppo leggero, stabilendo nessi avventati - sulle truppe coloniali italiane, sui carabinieri protagonisti prima dell'orrido episodio della caserma Bolzaneto e poi dell'occupazione in Irak, e via così. Ci siamo presi le nostre responsabilità e le nostre autobombe, e quasi quasi...

Gli ossimori e gli eroi

di Giordano Meacci Quello che sta accadendo in questi giorni (il lutto, il pianto, la glorificazione dei carabinieri 'caduti per la patria nel nostro 11 settembre', i due civili - che parte della stampa ritiene doveroso considerare quasi-soldati: come se, altrimenti, si perdesse un po' il senso dello schema complessivo - aggiunti al lutto nazionale insieme con i 'combattenti per la pace')è in qualche modo legato con la retorica classica...

Infanti della patria

di Sergio Baratto “Il tenente l’ascoltava ammirato, Pietro era in estasi. – Ah, perché non sei italiana! – disse con rammarico. – Il mio cuore è italiano! – rispose la fanciulla con fervore.” Carolina Invernizio, La piccola araba Giovedì, i primi morti italiani in Iraq. Dall’11 settembre 2001 ho imparato che di fronte a certi eventi è meglio costringersi a qualche ora o qualche giorno di silenzio. Che a far prendere subito aria alla lingua,...

Guardare il dolore degli altri

di Benedetta Centovalli Nel 1917 un generale inglese conquistò la Mesopotamia e alla fine della prima guerra mondiale l’Iraq fu assegnato alla Gran Bretagna. Il primo bombardamento aereo non è stata la carneficina di Guernica ma la campagna inglese in Iraq tra il 1920 e il 1924, come racconta il comandante delle operazioni militari Arthur Harris: «Gli arabi e i curdi adesso sanno cosa vuol dire un vero bombardamento in...

Una democrazia in offerta (paghi uno prendi due)

di Benedetta Centovalli Dopodomani è di nuovo l’11 settembre. Ma c’è davvero «bisogno di anniversari per ricordare quello che non si può dimenticare»? Anche per questo consiglio di leggere la raccolta di scritti politici di una donna speciale, Arundhati Roy, appena pubblicata da Guanda, con l’ironico titolo Guida all’impero per la gente comune. Nel diluvio di articoli saggi e libri per ricordare la tragedia delle torri non mancherà la retorica,...

Giochi di guerra e storia: ancora…

di Jacopo Guerriero Il passato ritorna attraverso una fotografia seriale: New York, di notte, rivive nel mio immaginario da film di serie B. Musica che ti inventi, sprazzi, grida, parole strappate alle televisioni negli appartamenti, sotto l’alone maestoso dello skyline di Manhattan, la collana di grattacieli si tuffa nella baia. Le Torri Gemelle sono crollate ormai da due anni ma c’è ancora chi pensa che produrre ricerca storica non significhi...

Domande a un logico matematico sulla guerra

Diego de Silva intervista Piergiorgio Odifreddi Piergiorgio Odifreddi è uno strano tipo di intellettuale. Insegna Logica matematica nelle università di Torino e Cornell. È un saggista molto apprezzato nel suo campo, tant’è che i suoi libri hanno ottenuto numerosi riconoscimenti a livello internazionale. Scrive su diversi giornali. Parla spesso di numeri, specie quando parla d’altro. Ha una cultura vasta e dal sapore giovane, che porta in giro con leggerezza. Ma...

Il lato oscuro della forza

di Helena Janeczek Questa guerra palesa una cosa che non avevo mai visto prima. Non l’avevo mai vista così.In tutte le occasioni precedenti in cui mi era capitato di interpretare le notizie e le immagini pervenute da una guerra, di rifletterci o di riflettere su guerre passate, di cercare informazioni su una delle molte guerre invisibili che si trascinano in ogni parte del mondo senza arrivare nei mezzi di comunicazione...

Un calcio alla guerra

di Tiziano Scarpa L’unico giornale che ho comprato ieri, all’indomani dello scoppio della guerra in Iraq, è stato La Gazzetta dello Sport. Volevo vedere fino a che punto la realtà riusciva a non lasciare traccia su queste pagine che diffondono la peggiore ideologia della nostra epoca in mezzo milione di copie al giorno. Il titolo principale in prima pagina della Gazzetta dello Sport di ieri 22 marzo 2003 era: “Notte da...
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