di Andrea Inglese Il primo pregio del nuovo libro di Alessandro Broggi, "Noi", uscito nel 2021, è di non assomigliare a nessun libro in circolazione. È probabile attendersi qualcosa del genere da un autore che è stato a ragione etichettato “poeta di ricerca”...
di Andrea Inglese
La noncuranza è il paradiso degli ansiosi, e l’età dell’ansia è la nostra, contemporanea, senza scampo, in costante precipizio di nuove prestazioni. Le angosce esistenziali, i mali del vivere, i turbamenti metafisici, tutto questo armamentario di solenni emozioni lo abbiamo lasciato nel secolo scorso. Noi siamo soprattutto multiansiosi così come i nostri oggetti sono multifunzionali. Sommiamo, ibridiamo, intrecciamo le ansie, perché dobbiamo soprattutto, oggigiorno, far fruttare noi...
di Andrea Inglese
ᕭ Vi presentiamo Glasbo ! ᕮ
ᕭ Dici il grande Glasbo ? ᕮ
Esattamente quello. Gran belle gambe. Occhi fortuiti.
È ancora viva la carogna. Avrà ventisei anni oggi.
ᕭ Sarò qui con le mie mani, con i miei pantaloni larghi. ᕮ
“È tardissimo per morire, non ne vale più la pena” diceva mia madre.
Gli abeti sono abitati da buone intenzioni, poi ci sono i fagiani, le mortadelle bruciacchiate, gli urinatoi smaltati, la mano...
di Francesca Fiorletta
Recentemente ripubblicato dall'ottima casa editrice Ponte alle Grazie, Il racconto dell'ancella di Margaret Atwood è un libro straniante, enigmatico e suggestivo, che analizza la condizione della donna in ogni tempo e luogo, e sotto vari punti di vista: reale e immaginario, antico e futuribile, politicizzato e tuttavia estremamente intimista.
Il tutto, giunge al lettore attraverso la voce semplice, mai ammiccante, di una protagonista tanto soave quanto sofferente, strappata alla sua (che diremmo...
di Andrea Inglese, Barbara Philipp, Aleksei Shinkarenko
Quinto episodio, di cinque. In versione italiana, primo, secondo, terzo e quarto. In versione francese sul sito amico Remue.net, premier, deuxième, troisième e quatrième. Sulla natura del progetto, leggere in coda al pezzo.
Quello che vedo, lo vedo bene, sì, almeno, è l’impressione che mi fa, tutto quello che vedo sembra buono, è visto bene, non è scientifico, no, non è un’osservazione partecipativa, d’accordo, ma vedo proprio delle cose,...
di Andrea Inglese, Barbara Philipp, Aleksei Shinkarenko
Terzo episodio, di cinque. I primi due in versione italiana, qui e qui. In versione francese sul sito amico Remue.net; qui e qui gli episodi precedenti. Sulla natura del progetto, leggere in coda al pezzo.
Ho finito davvero per incontrare qualcuno, alla fine, ma non chi mi aspettavo. Avevo in testa delle apparizioni un po’ esotiche, un po’ stravaganti, e già non pensavo più agli animali, a dirla tutto ne ho...
di Andrea Inglese, Barbara Philipp, Aleksei Shinkarenko
Si tratta di materiali per costruire storie: foto, disegni, frasi. O sono, forse, resti di storie. Arrivano troppo presto o troppo tardi. In ogni caso, tutto è cominciato a Minsk, da dove Aleksei Shinkarenko, fotografo bielorusso, ha inviato a Barbara e a me delle piccole serie di foto, durante l’inverno del 2015. Barbara Philipp, artista austriaca residente ad Amsterdam, rispondeva alle foto...
di Francesca Fiorletta
come cometa non sono niente, se non i nomi e le motivazioni che mi danno al passaggio, non ho volontà, non ho spiegazioni, non ho alcun fine, non ho memoria, ogni volta è una novità, come cometa, mentre mi osservano, me ne sto andando…
Sono esattamente come comete I Racconti di Daniele Del Giudice, raccolti e pubblicati da Einaudi questa primavera, con la prefazione di Tiziano Scarpa.
Come comete conservano...
di Andrea Inglese
Cose inutili da fare: scrivere su una notizia consumata.
La notizia l’ho letta in uno dei quei portali qualunquisti, su cui finisci quando ti colleghi ad internet. Potrei fare in modo di finire direttamente sul portale degli atei marxisti favorevoli alla letteratura sperimentale per il resto dei secoli, ma ho paura poi di non avere più anticorpi nei confronti del razzismo, del qualunquismo e della disinformazione ambientali.
Ci...
di Andrea Inglese
Un po’ di anni fa, sei o sette, ho sentito il bisogno di chiudere i conti con una città dove avevo vissuto in modo discontinuo per un certo periodo di tempo, una città che non era né quella dove sono nato né quella in cui sono cresciuto, una città straniera, molto celebre in Europa e nel mondo, ossia Parigi. Per chiudere quei conti, mi sono messo a...
di Andrea Cafarella
Reset
Come lasciarsi cadere nel vuoto. Lo immagino un po’ come immergersi in un’enorme piscina piena d’olio. Lasciare che passato, presente e futuro siano una sola cosa nell’adesso. Dimenticare tutto.
Sono stato destinato a questo dal primo istante in cui sono stato creato. Sono 0039765. Mia Mother dice che sono unico ma non sa spiegarmi cosa voglia dire. Mancano solo due giorni al mio Reset. Anche questo mia Mother...
di Andrea Inglese
Come tutti i disoccupati, gli spossati affettivi, e gli accidiosi per natura, ero tremendamente indaffarato, dovendo costantemente assicurarmi che non stavo facendo le cose più importanti, più tipiche, più auspicabili di un maschio adulto quarantenne: lavorare, guadagnare soldi, tessere proficue relazioni, contribuire alla manutenzione della casa e all’aggiornamento degli elettrodomestici, coricarmi con una donna, per espletare regolarmente le gioie della sessualità adulta. Per essere ben certo, che...
(Nell’ambito di una tesi dal titolo “Dalla prosa lirica alla prosa in prosa”, discussa da Marco Inguscio presso la facoltà di Lettere moderne presso l’Università del Salento, Giulio Marzaioli ed io siamo stati invitati a rispondere a tre medesime domande relativamente alla nostra esperienza di autori. Pubblico di seguito lo stralcio della tesi con le mie risposte all'intervista. a. i.)
INTERVISTA A ANDREA INGLESE
1) La prosa in prosa è scrittura...
(Nell’ambito di una tesi dal titolo "Dalla prosa lirica alla prosa in prosa", discussa da Marco Inguscio presso la facoltà di Lettere moderne presso l'Università del Salento, Giulio Marzaioli ed io siamo stati invitati a rispondere a tre medesime domande relativamente alla nostra esperienza di autori.
Pubblico di seguito lo stralcio della tesi con l’intervista a Giulio Marzaioli, cui seguirà quella mia. a. i.)
INTERVISTA A GIULIO MARZAIOLI
1) La prosa in...
di Andrea Inglese
Quando verrà il tipo a dirmelo in radio e in televisione, dopo averlo scritto in rete e sui giornali, quando verrà lui, insieme a tutti gli altri, a dirmi:
“Il mondo è complesso, c’è la globalizzazione, alcuni problemi climatici non li possiamo ignorare, inoltre c’è un sacco di gente nel mondo che vive ancora scalza e senza mettersi dei deodoranti, quindi a questo punto, viste le non...
di Andrea Inglese
Quando è venuto il momento di portare la bambina all’asilo, è stato un momento solenne, è banale ovviamente portare il proprio bambino all’asilo, dal momento che tutti i bambini vanno all’asilo, salvo quelli che vengono piazzati dalle balie, o negli asili privati, l’asilo comunale, in fondo, è meno banale di quanto si pensi, infatti la madre aveva dei timori, e oltre i timori, probabilmente, delle angosce,...
di Andrea Inglese
Eravamo immersi, da anni, e così in tanti, che ci sembrava fosse normale starcene lì accucciati, in mezzo a chiazze di calce, cherosene, plastica carbonizzata, pensando al cibo, a come procurarselo, con chi andarne in cerca, e come estrarlo, macerarlo, triturarlo, cucinarlo. L’ultima scena, di quel lungo pensamento, era tagliata a mezzo: nessuno aveva bisogno di evocare il cibo nella sua ultima fase, quando dal recipiente passava...
(Questo testo è incluso nel progetto "Musée Vivant" realizzato da Robert Cantarella. Prossima esposizione, il 16 e 17 novembre 2013 al Musée de la Chasse di Parigi all'interno del "Festival Paris en toutes lettres". La traduzione francese, a cura di Laurent Grisel, appare in contemporanea sul sito remue.net)
di Andrea Inglese
Questa vicina è una vecchia, ha tutto quel che, sul viso, nei modi, nell’indolenza maligna, malfidente, nell’insistenza dello sguardo, lanciato...
di Fiammetta Cirilli
1.
L’errore è stato programmare la casa con la culla/senza culla, le tende solari, il bagno, la porta aperta contro sole: perché le bestie non friniscano, non finiscano bile e sangue sui vetri e non ci siano altri omicidi oltre i piccoli, contenuti nelle labbra.
2.
Programmano infatti celle vuote/piene che adempiano alle funzioni base: gli apparecchi predisposti all’igiene: sul gres chiaro, le orme da cancellare, il ghiaccio, gli insetti...
di Francesca Fiorletta
Da More uxorio, inedito.
2.
L'amore sterile si fa di sabato.
Nadja, dovresti saperlo. Anche senza convivenza passano gli anni sterili. Mancano i soldi. Manca la volontà. Nadja, no certo, non a te.
Nessuno di questi è il tuo caso
-per me, il divertimento è sempre quello di montare gli spazi.
-
Ecco il mio amore fuori campo, che vuole farmi bere tutto il suo privato.
Una voce nel mio campo, gli spazi che monta sono...
di Giacomo Sartori
Qui a K.
si contano più di cento sintagmi
per onorare le pietre
esili o massicce
ialine o grigie di sole
bislunghe o cubiche
o aguzze
o forate
cuneiformi
(gli etnologi gioirebbero)
I nomi sopravvivono
al cosiddetto progresso
(ma come chiamare
ciò che non si è mai visto?
come dribblare
le lingue degradanti
delle religioni?)
11
Cari muri di K.
laccati dal sole
leccati da piogge convulse
carezzati dai serpenti
(sempre meglio che niente)
sotto la scorza di pietrisco
e erbe inaridite
nascondete terra sfarzosa
antica e scarlatta
distillata nei millenni
dal gruviera carsico
e poi...
di Giacomo Sartori
Cari muri di K.
siete divenuti superflui
nei vostri marsupi di terra
prodiga e rossa
(importa a qualcuno?)
squatterano pini possenti
e lucenti corbezzoli
Cari muri di K.
ora foraggiate solo
le pubblicità turistiche
e gli olivi
di qualche anziano
(lasciamo stare per piacere
i giardini dei villini balneari)
L’agricoltura industriale
vi ha epurato:
siete rozzi
e duri di comprendonio
non collaborate alla soluzione finale
Voi però non demordete
non crollate
manifestate anzi
in cortei impettiti
il vostro arcaico dissenso
2
Cari muri di K.
dovete scusarmi
se vi violo
lo sapete bene
per tante estati
vi...
di Andrea Inglese
Dovrei dire della prossimità. Tenermi tutto assieme nella vicinanza. Pressare intorno a me la vicinanza, come in posizione di presa, di adesione, là dove si posano le dita, dove raccolgono le pupille, in una tersa visuale, il pullulare. Tutto e puntuale nelle abitudini. Cercare il baricentro da cui si diramano come cerchi irregolari le abitudini. Dire senza allontanarsi. Ma con una tremenda, fanatica pazienza, come uno scrutatore...
di Andrea Inglese
H mi telefona da Parigi, mi telefona sempre dalla stessa cabina, una cabina che si trova in una piazzetta di Montmartre, io comincio a conoscere questa piazzetta, ora quando mi chiama non m’immagino più solo la cabina, con il congegno telefonico e il supporto triangolare di metallo, e qualche adesivo incollato sul vetro, in parte grattato via, gli aloni misteriosi sulle pareti di vetro, le cartacce a...
di Alessandra Carnaroli
(da Cangura, raccolta inedita di racconti)
Secondo stime recenti nel mondo
ci sono ogni anno 26 milioni
di aborti legali.
Sebbene sia
quindi
un’esperienza frequente,
è ancora oggetto di diatriba.*
Oggi è la giornata della vita, facciamo in modo che la vita sia sempre rispettata in qualunque modo si manifesti, la vita è un dono e come tale va accolto e rispettato al di là dei nostri egoismi. La chiesa...
di Andrea Inglese
CHE NE SARÀ DEL PROBLEMA SE NON ME NE OCCUPO ABBASTANZA? Se con il vostro aiuto, la maldicenza, l’invidia, il collasso economico, la ripugnanza, la solida rete di dipendenze, se assieme, o gli uni contro gli altri, convergendo su di me, non facciamo grande, solenne, il problema? Se io per primo, ignorandovi, non lo nutro e assisto, divaricando il buono, montando malanni di cani o siepi da...
di Andrea Inglese
Parliamo di quello che avviene esattamente nelle cose, nella vita delle cose, parliamo della vita, come scivola, così, come s’indurisce, come scatta tra le cose, come i gatti, come quando saltano attraverso le sbarre di un cancello o da un muretto all’altro, che sembrano prima fermi, di creta o altro materiale inerte, e poi scattano, saltano fuori dalla forma, rompono la forma, la posa, la moltiplicano, si...
di Andrea Inglese
- Raccontami una storia.
- Io non ho storie, non ho nessuna cosa che sia una storia.
- Raccontamela lo stesso, è solo una storia.
- Ti posso dire solo che c’è la foresta. Tutto quello che riesco a mettere in una storia è una foresta. Foresta, foresta. Foresta a perdita d’occhio. Grande foresta intrecciata con grande foresta.
- Raccontami una storia, con i particolari.
- Non so chi c’è nella foresta....