[Questo articolo è uscito il 09/03/2011 su “il Manifesto”. L’ho letto solo ora, ma ci tengo a segnalarlo assieme a due altri pezzi, di Vermondo Brugnatelli e di Gabriele Del Grande]
di Rossana Rossanda
Al manifesto non riesce di dire che la Libia di Gheddafi non è né una democrazia né uno stato progressista, e che il tentativo di rivolta in corso si oppone a un clan familiare del quale si augura la caduta. Non penso tanto al nostro corrispondente, persona perfetta, mandato in una situazione imbarazzante a Tripoli e che ha potuto andare – e lo ha scritto – soltanto nelle zone che il governo consentiva, senza poter vedere niente né in Cirenaica, né nelle zone di combattimento fra Tripoli e Bengasi.











