di Certi Diritti
Il Parlamento europeo ha dibattuto ieri 7 settembre sulla base delle interrogazioni depositate dai gruppi liberale, verde, socialista e comunista sulla situazione delle coppie dello stesso sesso nella UE. L’Italia non ha mancato di fare la sua bella figuraccia grazie a Pdl e Lega.
Le interrogazioni chiedevano alla Commissione europea quali iniziative avrebbe assunto per cancellare le discriminazioni nella UE tra coppie dello stesso sesso e di sesso diverso, per assicurare il mutuo riconoscimento in tutti gli Stati dell’Unione delle unioni civili e dei legami matrimoniali tra persone dello stesso sesso contratti in uno Stato UE che li permettono, assicurando quindi la libera circolazione delle coppie gay. Il gruppo liberale ha anche chiesto – sulla base dell’interrogazione redatta dal responsabile delle questioni europee dell’Associazione Radicale Certi Diritti Ottavio Marzocchi – alla Commissione di elaborare una Roadmap contro l’omofobia e per i diritti LGBT, con una serie di misure a livello europeo ed internazionale.
Nel corso del dibattito gli interventi di tutti i deputati sono stati a favore di tali misure, tranne quelli dei deputati italiani del PdL e della Lega, che hanno difeso la famiglia “tradizionale” composta da un uomo ed una donna, al fine della riproduzione. Vari deputati favorevoli ai diritti LGBT li hanno interrogati sulla reale volontà della popolazione italiana rispetto alla maggioranza parlamentare ed al governo, chiedendo loro se non ritengano necessario promuovere il rispetto dei diritti umani nella UE e l’applicazione delle norme europee sull’eguaglianza tra tutti i cittadini.










