di Marino Magliani
Era ormai di spalle. Mi era passato davanti e l’avevo guardato come si guardano i turisti, abbassando il capo in saluto. Era estate, l’uomo veloce portava pantaloncini corti e maglietta, scarpe da ginnastica, un cappellino chiaro. Un turista qualsiasi, le 11, circa, di un mattino neanche troppo caldo: il sole aveva aggirato il costone e cominciava a esercitarsi sugli asfalti e gli intonaci del vicolo.
Passò e forse abbassò il capo pure lui. Io non salutavo per vedere se mi restituivano il saluto, ma lo facevo automaticamente. Me l’aveva insegnato mia madre: si saluta sempre nella vita e non si sbaglia mai.
Passò e si diresse verso Luvaira.
L’avrei rivisto sempre vestito così. Era la sua divisa delle vacanze. Tranne qualche volta d’inverno che l’incontrai col cappotto e un ombrello credo.

Sotto botta (titolo preso dalla tammurriata nera) sono 100 piccoli libri in fogli colorati di carta per origami, realizzati a mano dall’autrice, secondo i principi della cromoterapia. Dieci nuove poesie. Un collage differente nell’ultima pagina di ogni libro. Il tutto inguainato in un’elegante busta frigo marca “Frio” (triplo strato). 






