MARIA NOVELLA DE LUCA
HANNO due mamme. O due papà. A volte tre genitori. Sono centomila in Italia secondo le ultime stime, ma forse molti di più. I più grandi sfiorano l’adolescenza, i più piccoli, concepiti all’estero nei centri di fecondazione assistita, hanno pochi anni, alcuni pochi mesi. Figli e figlie di genitori gay. Di una sola metà del cielo. Bimbi sereni dicono gli psicologi, gli insegnanti, i pediatri che li analizzano e li “monitorano” fin dalla culla negli Stati Uniti, in Francia, in Germania, in Inghilterra, e adesso anche in Italia. Nati da relazioni eterosessuali o nella coppia omosessuale stessa, tra due donne o due uomini, complice la Scienza e le più ardite tecniche di procreazione artificiale: sono l’ultima frontiera della famiglia, la più inedita, la meno riconosciuta, la più controversa.







[ecco un bel libro di critica musicale. Io normalmente non li sopporto, tutti presi a parlare delle parole delle canzoni, dimentichi che una canzone è soprattutto la sua melodia, le scelte sonore, ritimiche, armoniche, gli arrangiamenti, gli esecutori, etc. ché magari ricordiamo pure un verso di una canzone, ma se ce lo ricordiamo è perché lo sappiamo cantare (abbiamo finto di masticare l’inglese per decenni, senza sapere cosa dicevamo, ma che cosa cantavamo ne siamo certi). Tra l’altro io non amo Mogol, il Battisti che preferisco è


