di Gianni Biondillo
Ci sto pensando da alcuni giorni – dopo aver seguito la discussione a questo post – non ho il modo di articolare come vorrei, ma ora che trovo il tempo scrivo quanto meno questi appunti di getto.
C’è come una evidenza basica: le fotografie di guerra, la guerra, la mostrano. Il ‘900 esiste nella nostra coscienza come un macigno perché esiste un numero sterminato di fonti visive -filmati, fotografie- che travalicano le fonti orali o scritte. Dirlo, raccontarlo, descriverlo, non è come vederlo. Certo, esiste una retorica dell’immagine. Certo esiste un uso propagandistico delle fotografie. Ma le foto sono lì. Si vedono. Io le ho viste tutte e le vorrò vedere ancora.
Perché la Turchia non può negare i morti del genocidio armeno. Si vedono.









