(Ricevo da Giuseppe Catozzella e volentieri pubblico. FK)
Questa è una lettera di Giorgio Bezzecchi, vicepresidente dell’Opera Nomadi, Associazione nazionale nata nel 1965 per promuovere interventi atti a togliere gli zingari e altri nomadi dalla situazione di emarginazione in cui sono relegati. Giorgio Bezzecchi, rom, da anni lavora per la promozione sociale, politica e culturale dei rom a Milano.
La sua famiglia vive in un campo del capoluogo lombardo. Suo padre è stato deportato in un campo di concentramento, dal quale per fortuna è tornato vivo. Suo nonno, prigioniero in un altro campo di sterminio, non è sopravvissuto.
Domani tutta la sua famiglia sarà fotografata e schedata, conformemente alle attuali decisioni del prefetto che prevedono un rilevamento completo di tutti i rom residenti nel territorio milanese. È stato deciso un rilevamento di identità da parte della polizia su base esclusivamente etnica.







