di Andrea Inglese
Se ripenso un attimo alla mie vicende scolastiche, dalle elementari fino al liceo, in termini di infrazioni penali, penso che avrei potuto totalizzare almeno dieci anni di carcere. Senz’altro gli “atti osceni” l’avrebbero fatta da padrone, in quanto a tipologia di reato. Penso anche che almeno un terzo degli alunni di tutte le classi in cui sono stato avrebbero puntualmente condiviso con me tale destino. La prima denuncia avrei potuto collezionarla in seconda elementare quando, in refettorio, abbassai i calzoncini al fratello piccolo della mia giovane maestra, che mi sgridò poi inferocita. Ma i veri maxiprocessi si sarebbero svolti soprattutto a partire dalla terza media. La terza media corrispose, per noi alunni, ai grandi trionfi pubici, ossia alle più svariate e assidue esibizioni, in aula, della nostra peluria, dei nostri piselli in erezione, e delle tracce di sperma su lembi di camicia, fazzoletti, o altro.


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