– Mi scusi, signor Guichard, ma ha dimenticato di dire al commissario…
– Ah sì! Ha ragione. Il signor Sim, come ha sottolineato lui stesso, non è un giornalista. Non corriamo il rischio di veder pubblicate cose che devono rimanere confidenziali. Mi ha promesso, senza che io glielo chiedessi, di utilizzare ciò che potrà vedere o sentire qui dentro solo nei suoi romanzi e in una forma diversa, in modo da non crearci noie.
Georges Simenon, Le memorie di Maigret, Adelphi
Ringrazio Rosaria, amica da sempre.
Vent’anni di cronaca in «Sandokan. Storia di Camorra» di Nanni Balestrini.
I clan e quello strano paese dove non nascerà mai un Gandhi
di
Rosaria Capacchione
Eccone un altro, pensi. Ecco un grande scrittore che non si è mai sporcato le scarpe nel fango e nel sangue, che non ha mai visto un morto ammazzato, che non sa neppure Casale dov’è, e che vuole venire a raccontarci Casale, la camorra, Sandokan e Bardellino: con la retorica dei professorini e con la puzza al naso.














