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“La revoca dell’Editto di Nantes”: note a margine

  di Fabrizio Pasqualini   Quando si attraversi una galleria d’arte, capita di avvertire la fagocitante esigenza di soffermarsi con più meticolosa attenzione e più paziente slancio su una delle tante opere che animano le pareti. Si tratta dello scintillare inatteso di una segreta consonanza, che per un istante solo, pur gravido di genuina demenza, armonizza quella melodia che ogni opera ha il potere di intonare in chi l’osserva – e poco...

Il bene è una modesta proposta

di Paolo Morelli “A un certo punto, nell’educazione di mio figlio, ho cominciato a sostituire i concetti di buono e cattivo con quelli di reale e irreale, per quanto ciò possa sembrare arbitrario”. Nei suoi ultimi libri Filippo La Porta pare prendere il via da considerazioni di carattere pedagogico assai personale. Ma se nel precedente, Indaffarati, l’indagine riguardava la gioventù odierna e i suoi problemi d’adattamento, qui il critico letterario...

La fine dell’acqua

di Vincenzo Corraro Verso la fine di agosto, quando già l’estate precipitava in un vortice di luce avanzata, Miro Brunetti pensò bene che era venuto il tempo di ratificare il passato. Tenne la cosa in gran segreto ancora per alcuni giorni, e invece che stare lì a vagare per i boschi fissando con gli occhi ormai saputi l’algoritmo degli uccelli in volo o a fiutare nell’aria l’odore asprigno di rosa...

Le stanze dell’addio

di Francesca Fiorletta Possibile che tu mi voglia muto in faccia alla tua assenza, mentre indico a chi mi sta attorno un punto inconsistente, e non riesco a dire che di lì, forse, mi pare di averti vista passare: così mi vuoi?  Proprio come in Cara, il celebre inno all’amore di Lucio Dalla che pure troveremo citato più avanti (“Cosa ho davanti? Non riesco più a parlare”) questo libro lascia per...

Messico, Baja California

di Francesca Fiorletta Vuoi vedere le balene? Gli occhi vivaci sempre puntati in faccia, che pure brillano sotto la lampada a led di un opaco sentore azzurrino, si stagliano vividi contro quella sua insolita carnagione abbronzata. Chissà perché me l’ero immaginato pallido, smunto, sudaticcio persino. Già, beh, forse il motivo è vagamente intuibile. Certo che voglio vedere le balene.  Mi volta le spalle e sgattaiola via, si perde ad armeggiare un poco...

Infrangere i tabù è un tabù

di Francesca Fiorletta «Hai osservato così a lungo l’amore che hai finito per trovare una teoria per cui l’amore è osservazione». E questo è Piero Origo, in effetti: un uomo che osserva, un uomo che medita, che - diremmo pure in gergo colloquiale - “si fissa”, s’impunta su certe idee malsane e le rende il baluardo della propria intera esistenza, e tenta in ogni modo di perseguirle, maniacalmente, fino allo strenuo...

Diorami. Intervista a Massimiliano Borelli

di Francesca Fiorletta Nasce per Mucchi Editore una bella collana: DIORAMI. Testi su artifici, mondi nuovi e altre invenzioni. Il primo volume verrà presentato sabato prossimo, 25 marzo, alle ore 13:00, all'interno dell'evento Book Pride, a Milano. Ne parliamo col curatore, Massimiliano Borelli. 1. Caro Massimiliano, la descrizione di questo nuovo progetto recita: “Come nei diorami ottocenteschi, quelle piccole porzioni di mondo ricostruite con sapiente artificio per produrre nell’osservatore una meraviglia mediata dalla tecnica, nelle gabbie di...

Vita di Alice/3

di Francesca Fiorletta Lara vendeva appartamenti. Fin da quando era piccola, aveva sognato di lavorare in un'agenzia immobiliare. Si lasciava inebriare dall'odore di vernice e spazi vuoti che traspira dalle pareti disadorne dei caseggiati in periferia, s'eccitava al cospetto dei cantieri aperti delle palazzine che si ergono, poco a poco, sull'affaccio di parchi abbandonati e spoglie anse di fiume. La prospettiva quasi mistica delle infinite possibilità ancora inespresse della vita le si palesava...

Vita di Alice/ 2

di Francesca Fiorletta Alice non sentiva mai il suono della sveglia. A notte fonda, faceva sempre sogni molto intensi, popolati per lo più da regnanti antichi col mantello rosso e feste danzanti in discoteca, api operose e cavalier serventi, lumachine bianche e magia nera; tornavano a trovarla strani volti del passato, amiche d’infanzia trasferite precocemente all’estero, fidanzati nerboruti che le avevano insegnato l’amore a vent’anni. Talora, le sembrava persino di riuscire a...

Miti Moderni/21: violent femmes

di Francesca Fiorletta   L’odore intenso di dopobarba, fra le pieghe delle lenzuola, l’alba che stenta ancora un attimo fuori dai vetri, l’umidità pesante di un nuovo fine settimana. Era sembrato troppo facile, svegliarsi, persino per un’assassina come lei, seriale. Aveva trovato il modo di liberarsi, e definitivamente, di tutti gli uomini con cui aveva avuto a che fare: insegnanti di scuola elementare, maestri di yoga e pianoforte, istruttori di tennis e...

Unico viaggio

di Danilo Laccetti perché le cose che succedono non succedono con un principio e una fine, si diramano in tutti i sensi e vicino a una cosa ne succede sempre un’altra e un’altra ancora, così le cose succedono in tutti i sensi e in tutte le direzioni e non puoi tenergli dietro con la scrittura e un mezzo per tenere dietro alle cose che succedono gli uomini non l’hanno ancora inventato. Luigi Malerba, Il serpente Un estratto da ARIOSO...

Miti Moderni/20: ipocondria

di Francesca Fiorletta I put a spell on you. 
I turni di lavoro non esistono. Punta la sveglia alle 7:45 per aspettare una telefonata, il cellulare tra le coperte; lo schermo nel buio è troppo luminoso, posticipa il trillo di dieci minuti. Si riaddormenta come al solito, continua a rigirarsi ancora un poco dentro al letto, "cinque minuti, cinque minuti"; le mani chiuse a pugno sotto i cuscini, i capelli viscosi sul naso. Vede...

Miti Moderni/19: ritorni

di Francesca Fiorletta Il mare era calmissimo, agitato. Le nuvole alte nel cielo, pesanti, si aprivano su un pomeriggio assolato di fine estate. Nelle orecchie il mugolio delle cicale, l’abbaiare dei gatti in calore dentro i vicoli deserti del centro storico, le terrazze di vetro, abbandonate, coi panni stesi ad asciugare, le tovaglie del giorno prima. Fare l’amore sotto le stelle, la via lattea in lontananza, l’abat-jour ben salda, appoggiata sul tavolino...

La coda di Ferragosto

di Luca Ricci L’uomo, mettendosi in macchina a Ferragosto- benché avesse programmato con largo anticipo una partenza a un orario cosiddetto “intelligente”-, sapeva che sarebbe stato vittima di un evento ineluttabile: la coda per raggiungere il mare. Gli era già capitato un migliaio di volte di restare imbottigliato, eppure sul suo volto si dipinse uno stupore infantile mentre scalava le marce dalla quarta alla prima. Subito dette la colpa a tutta...

Miti moderni/18: Visite di cortesia

di Francesca Fiorletta Separa i fiori dall’armadio, la vita scorre come un filtro d’immagini. Leggi le stelle, parla alle nuvole: segui i consigli del buon vicinato. Ogni notte è una tappa, una scalinata bolognese, su cui baciarsi piano, toccarsi bene sotto i vestiti, e poi sparire piano, sopra un giubbotto di pelle sciupata. “Guardami negli occhi”, le ripeteva. Guardami dentro, la testa.  La telefonata dei sicari, quando arriva, ha un dialetto improvvisato; squillano...

Miti Moderni/17 : di pietra

di Francesca Fiorletta Non esiste il ricordo. Le passioni tutte uguali. Ridere per dimenticare, nella tazzina del caffè. Sperare di incontrarsi, dimenticare il futuro, una caduta libera. Fino alla sazietà. Pensi di essere libero, il pericolo scampato; sono ancora tutte armi di pietra. Il monte di pietà spalma un gran foro nell’ignoto. Appendi il badge alle pareti, gli angoli di vimini, stropicciati. Sai arredare la notte con grandi favole erotiche, apri gli occhi nel buio, senza voce nella gola. La paura. La paura ti fa restare immobile. Il vetro non ti preme abbastanza, le nocche. La notte, poi passa. I...

.agone agonia.

di Gianluca Garrapa Lingue 2 no preoccupa tu gentile e bravo uomo va solo con donna io amo te come amico no come donna                (scusa) (adesso sei arrabbiato) in mio paese queste cose taglia gola no arrabbiato io no capisci non vuole così                                dio. * Trauma 2 è musica lo sguardo ripida la maglia stretta al corpo lascia aperto un...

La madre socratica

di Vittoria Baruffaldi Ci sono madri dubbiose, ma ci sono anche madri dogmatiche. Le madri dogmatiche enunciano una serie di proposizioni in maniera definitiva ma acritica, che ricevono validità per il solo fatto di essere pronunciate dall’autorità madre. La filosofia ha da sempre combattuto ogni dogmatismo, basti pensare a Socrate, colui che per primo ha aperto la battaglia contro i sapienti dell’apparenza. Personaggio noto presso i suoi concittadini ateniesi, era dai...

Aforismi e dintorni

di Damiano Sinfonico La cosa più snob è vivere a Parigi per poter dire “io non ci vivrei”. Una casa è più grande di poche stanze e più piccola di un’idea. Una tesi è un’opera di finzione ben documentata. I poeti hanno un bel ritratto. Le sensazioni più minute (la tazzina che tocca le labbra, il tappo che si stacca dalla penna, il fruscio del giornale) allietano la giornata. Tutti gli ieri è sbagliato, che...

Sodali

di Giovanni Bitetto Sento gridare dentro di me, ma non conosco più il cammino della mia volontà fino alla mia gola. Il marinaio, Fernando Pessoa Reinhard non aveva previsto la pioggia. Heinrich non aveva previsto la pioggia. Sorseggiava rumorosamente il brodo per coprire il brontolio dei tuoni. I lampi inondavano la sala da pranzo, trascinavano la luce dell’unica candela. S’illuminava il tavolaccio di legno, il vecchio curvo: rimestava nel piatto adoperando il cucchiaio....

di fantasmi e stasi. transizioni.

di Gianluca Garrapa su questa mano stretta attorno all’aria della mattina. non c’è la compatita morte di chi avete ucciso. i morti uccidono i vivi e poi li chiamano suicidi. sboccia nella loro mente come un vaso di ceramica la cattiveria alimentata dalla cultura dei libri. e non sanno altro che vincere e leccare i piedi al cielo di turno che li renda meno anonimi. non ho amici che nei...

Il cinema silenzioso di Michelangelo Antonioni, pittore

di Beppe Sebaste  Si inaugura in una galleria di Piazza di Pietra – Galleria Anfosso – una mostra di quadri di Michelangelo Antonioni. Se ne parla come se fosse la prima volta, uno svelamento. Ma non è così, non la prima volta che vengono mostrati, e per di più in quella stessa piazza. È però la prima volta senza Michelangelo. I suoi quadri sono cioè diventati merce, oggetti orfani confondibili con altri...

Nancy, Tonya

di Federico Pevere Nancy ha gli occhi luminosi ed è la campionessa annunciata. Tonya è la perdente destinata. Entrambe danzano sul ghiaccio. Jeff è il marito di Tonya e ha un’idea. Shane è l’esecutore materiale di quell’idea, o meglio, di quella bastonata. Shawn è la guardia del corpo di Tonya e ha una visione invidiabile di tutto ciò. Tonya ha il brutto vizio di fumare. Non potrebbe, lo sanno tutti. Se...

Miti Moderni/16: api

di Francesca Fiorletta Ti svegli per partire, vuoi continuare a dormire, decidi di non fare proprio niente. Ti prepari per lavorare, rimanda quell’appuntamento, ti alzi di corsa dal letto e non capisci dove sei. Asciuga gli occhi senza un senso, si lacera l’abbraccio, quel sogno fatto all’alba l'hai già dimenticato. Traduci piano l’abc, i bugiardini elettrici, la luce sul display sbarra il supermercato del futuro. C’è tanta strada davanti, le teche di vetro...

Miti Moderni/15: tempo massimo

di Francesca Fiorletta Sei sempre fuori tempo massimo, mangi un panino, non hai voglia di spostarti dall’oblò, fumi una sigaretta, ti dovrai arrangiare, ti consigliano severi, infila al collo la cordicella, penzola al vento il cartellino, sei un impiegato, sei una massaia, bisogna accontentarsi, ti ripetono, troppo seri, che a questo mondo siamo sempre soli, in mezzo a tutti, non si riesce a stare da soli mai.  E prendi svelto una...

Miti Moderni/14: esposizione

di Francesca Fiorletta La devastazione che si posa, con calma, davanti. Prendi sotto braccio gli idranti e sguinzaglia i cani da alleggerimento, sono già scattate le manette, mentre fervono gli ultimi preparativi per la festa, restano blindati gli ingressi, la regressione è stupefacente, che sia chiara la nostra determinazione, nel cuore degli scontri si scambiano di fretta i vestiti, abbandonano il campo di battaglia, i giovanili concorrenti, ma la...

Miti Moderni/13: il primo sole

di Francesca Fiorletta “Certe cose si capiscono al volo”, ripete lei, spegne una sigaretta, cerca un comico americano prima di andare a dormire, senza piangere, e intanto il piatto resta sporco, la cena ferma da due giorni, quante parole contate, che non devi usare, per spiegare, il disavanzo.  “L’anno prossimo partiamo noi”, dicono alla tv, quando consegnano un premio, e la notte diventa verde, non si tengono più insieme i...

Il sapore femminile

di Federico Pevere Heidi Krieger è stata campionessa europea di lancio del peso. Ha avuto seri problemi di salute dovuti principalmente a ciò che le veniva somministrato. Heidi negli anni è diventata Andreas e ama Ute. Ute Winter è stata una campionessa di nuoto. Ha avuto seri problemi di salute dovuti principalmente a ciò che le veniva somministrato. Ute è rimasta Ute, e ama Andreas. Perché sempre la prima volta? Perché...

Miti Moderni/12: c’è tempo…

di Francesca Fiorletta «Che ore sono?» disse Michèle sbadigliando. «Insisti, dopo tutto quello che ti ho detto?» rispose Adam. «Sì, che ore sono?». «È l’ora in cui, chiara nella notte, vaga intorno alla terra errante con la sua luce altèra…» Il tempo non c’è, non avanza mai, s’è perduto, piano piano, il tempo.  Il tempo non insiste, per fare tutte le cose che vuoi fare, e nemmeno una piccola parte, la zona minima, che resta...

Miti Moderni/11: violini

di Francesca Fiorletta La violinista ha un vestito azzurro, con le balze, sale sul palcoscenico, il teatro è pieno ma nessuno batte le mani, è prima mattina e nessuno batte le mani, si aspetta soltanto, in silenzio, si sbadiglia e si aspetta, l’inizio del concerto. Anche gli altri musicisti restano immobili, nessuno parla, nessuno incomincia a suonare, è prima mattina, il teatro è pieno, e il vestito, con le...
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