«Scaffali nascosti», senza pretese di completezza, vuole disegnare una mappa dell’editoria indipendente dei nostri tempi. Medio-piccoli, piccoli, piccolissimi editori, spesso periferici, con idee e progetti ben precisi, che timidamente emergono, o forse emergeranno, o si spera che emergano, fra gli scaffali delle librerie. A cura di Andrea Gentile (andreagentilenazione_at_libero.it).
di Andrea Gentile
Era il 6 dicembre del 2001 e faceva un gran freddo. Si avvicinava il Natale. C’erano già le renne. E le strenne. Fu quel giorno che nacque il primo figlio di Orecchio Acerbo. Si chiamava Il gigante Gambipiombo, era firmato da Fabian Negrin e raccontava la storia di un gigante affamato di nuvole che svuota il cielo e esplode in «ciclopiche scoregge».
Così partirono Fausta Orecchio e Simone Tonucci, fondatori della casa editrice di letteratura illustrata Orecchio Acerbo, nome scelto per dare un senso di continuità con lo «Studio grafico Fausta Orecchio» e per omaggiare, ovviamente, Gianni Rodari, che ci aveva raccontato in versi la storia di Un uomo maturo con un orecchio acerbo, l’uomo che ha un «orecchio bambino» che gli serve per sentire «le cose che i grandi non stanno mai a sentire».



Sabato 24 Ottobre 2009 







