La maggior parte delle strategie antiterrorismo non falliscono a causa di problemi tattici, ma per un malinteso di fondo in merito a ciò che spinge in primo luogo i terroristi ad agire. Se vogliamo sconfiggere il terrorismo, dobbiamo comprendere anzitutto che cosa spinge le persone a diventare terroristi.
Secondo il giudizio prevalente, il terrorismo è un fenomeno intrinsecamente politico e si diventa terroristi per ragioni politiche. Questo è il modello “strategico” del terrorismo, e si tratta sostanzialmente di un modello economico. Esso stabilisce che le persone ricorrono al terrorismo quando credono (a ragione o a torto) che ne valga la pena; ovvero, quando ritengono che i vantaggi politici del terrorismo meno i costi politici siano superiori a quanto otterrebbero con una qualsiasi altra forma di protesta più pacifica. Si presume, per esempio, che chi si unisce a Hamas abbia come obiettivo la realizzazione di uno stato palestinese; e chi si unisce al PKK lo faccia per arrivare a ottenere una realtà nazionale curda; e chi si unisce ad al-Qaida voglia, fra le altre cose, cacciare gli Stati Uniti dal Golfo Persico.









