[L’immagine è presa dal sito astronomie.nl]
di Christoph Schröder
traduzione di Elisa Perotti
Mercoledì verrà resa nota la longlist del Deutscher Buchpreis – e catturerà l’attenzione del mondo letterario fino alla fiera del libro. Ma perché?
Una volta era tutto molto semplice e alla luce del sole: se sulla lista del “Quartetto letterario” c’era un certo romanzo, le rispettive case editrici potevano iniziare tranquillamente a ristamparlo – che il libro venisse elogiato o stroncato aveva poca importanza: il giorno successivo sarebbe stato comprato. Era una legge a cui ci si doveva attenere. Oggi c’è Elke Heidenreich. Lo smercio si svolge pressoché allo stesso modo, ma è senza dubbio lodevole la sua scelta mirata per le case editrici minori, che concretizza accompagnando le inquadrature dei loro libri con l’esortazione “da leggere!”. E oltre a lei? Chi indirizza gli acquirenti? Chi ancora detiene la supremazia nell’interpretazione ed esercita una qualche influenza? Chi decide quali titoli di narrativa verranno venduti? Una cosa è certa: gli inserti culturali contano ben poco.






di Silvio Mignano








Lo stato delle cose in Occidente
di Massimo Rizzante
Amo le stazioni termali. Immergermi nelle loro acque calde e rigeneratrici. Nuotare lentamente in una grande piscina blu.
Al mattino, soprattutto. Prima delle nove, quando l’allegro «Avanti, muovetevi!», lanciato da un robusto insegnante in costume da bagno, dà inizio alla lezione di water-gym programmata per una clientela alla ricerca dei suoi glutei perduti. I glutei, tuttavia, non sono vecchi e cadenti ! E neppure solo femminili! Sono glutei giovani e nonostante ciò alla ricerca di se stessi.
Come spiegare il mistero dei giovani glutei perduti?
Nuotando in solitudine, la risposta mi pare semplice: il tempio della salute (salus per aquam, dicevano gli antichi Romani), che fino a dieci anni fa era frequentato da un pubblico di moribondi o da persone mature e annoiate, è diventata la cattedrale del wellness, la casa della bellezza fisica, The Beauty Farm.
In una verde vallata circondata dalle montagne, alla frontiera tra Italia e Austria (non lontano dal castello del grande alpinista Reinhold Messner), dove, secondo la leggenda, Ötzi, l’uomo primitivo, ha trascorso il suo tempo a urlare il proprio nome per notti e notti– ottenendo come unica risposta una triste eco – si trova il Centro di benessere «Paradiso».