di Giovanni Catelli

Trnava
E’ un errore il viaggio, in queste città d’illusione, lunga pena il partire, al termine dei giorni, al segreto confine, che divide nel mattino, la luce dal passo, le monete dal gesto, l’ora dal respiro : si va, poi, come sonnambuli al distacco, avidi ancora dei minuti, colmi di vita nello sguardo, eppure ignoti ed invisibili alle cose, lenti nelle strade, alla sorpresa dei passanti, già storditi nell’affanno, ed incalzati, da severi testimoni, amare svagatezze, fragili occasioni del conforto : si diffonde, appena, l’oppressione del ritardo, si dipana lunga mappa di tragitti e lontananze, sono asfalti frecce ponti arrampicati nella gola, sorde vibrazioni di motore lungo il corpo, eppure sfugge, ancora, la rassegnazione fredda, il calcolo mortale, il sacrificio irreparabile fra i gesti :