di Giorgio Vasta
[Sono andato via da Palermo undici anni fa. Ieri a Palermo ci sono state le elezioni comunali. Ha vinto, ancora, Forza Italia. Mentre leggevo la notizia mi è tornato in mente un pezzo – estratto da un altro pezzo più lungo – che avevo scritto circa dieci anni fa, quando da Palermo ero andato via da pochissimo. Il pezzo descrive un episodio accaduto nel 1994 e racconta le macerie quotidiane, e un altro andare via. Mi sembra abbia qualcosa a che fare con quello che è accaduto ieri. gv.]
Ho incontrato Aldo dieci giorni prima della sua morte, di domenica. Per tre giorni consecutivi ci eravamo dati appuntamento e ogni volta avevamo dovuto rimandare. Ogni sera, circa un’ora prima di vederci, Aldo mi telefonava, mi diceva che non se la sentiva di uscire, era molto stanco, si era affaticato al lavoro, preferiva restare a casa, riposare. Si rimandava tutto al giorno dopo. Ne parlavo con Egle, Egle richiamava Aldo, gli chiedeva notizie, parlavano, scherzavano un poco. La domenica sera ci siamo incontrati. Aldo è passato a prendermi e insieme siamo andati a prendere Egle. Era una serata importante.


di Edoardo Brugnatelli


di Silvio Mignano


di Gianluca Morozzi