di Fabrizio Centofanti
Celebrare. L’idea sarebbe quella del silenzio. Ossia: tu parli – l’omelia – e gli altri ascoltano, seduti. Ma la messa è un mondo capovolto. Famiglie intere, bambini. Lasciate che i bambini. Una volta uno di loro salì su quello che si chiama presbiterio. Va bene, succede tante volte. No: questo cominciò a danzare, una danza lenta, tendeva le mani verso l’alto, con movimenti calcolati. Un ballerino d’altri tempi. L’omelia prosegue, in questi casi. Ma tu stai guardando quel bambino. Ormai siamo in un’altra dimensione. Un flash back. O, forse, un flash forward.
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di Riccardo Ferrazzi
di Biagio Cepollaro

