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Cesare Pavese

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di Valeria Nicoletti
"Uno straordinario cielo bianco sull'intero paese. Aerei silenziosi a diecimila metri d'altezza. Treni stanchi lungo le pianure. Vivi e morti che coesistevano, avvinghiati gli uni agli altri, disputandosi lo spazio"

La voce di chi scrive

di Davide Gatto Sa molto di accademia proporre oggi una riflessione sul narratore, su questa sfuggente entità di cui si avvale lo scrittore per raccontarci le sue storie. Nell’epoca unidimensionale del libro come merce, infatti, è il grande pubblico a guidare le danze, e il grande pubblico non guarda all’autonomo potere di significazione delle scelte formali – tra le quali rientrano appunto le caratteristiche di chi narra -, ma semmai...

La luna e i falò

di Marco D'Aponte e Marino Magliani   NdR: presentiamo alcune tavole dell'adattamento in graphic novel di "La luna e i falò" di Pavese, pubblicato in questi giorni da Tunué, a opera di Marino Magliani e Marco D'Aponte (che in passato hanno adattato, sempre per Tunué, anche "Sostiene Pereira" di Tabucchi); qui gli autori ne parlano.

Esiste una scrittura maschile?

di Daniela Brogi Quando, mesi fa, ho accolto l’invito a partecipare a questo seminario, certo non immaginavo di aderire a una pericolosa lobby eretica attaccata nelle scorse settimane anche da Papa Francesco e dalle Sentinelle. Se avessi saputo, avrei accettato con maggior entusiasmo romanzesco e, soprattutto, avrei smesso di fare tutto il resto per studiare e riflettere più che potevo, anziché trovarmi, e me ne scuso con chi ascolta, a...

Lettera ai torinesi e al mio sindaco Piero Fassino

di Francesco Forlani Adesso, mo proprio, che molti di voi dormono, proverò a comunicare a coloro che sono a Torino gli incerti passi innevati di un sogno: vado in Piazza Carlina e  mi trovo la statua di Nino Gramsci. Continuo fino a Piazza San Carlo e  invece dell’orrido solito antenato dei re più codardi della storia,, stavolta a cavallo, la statua di Primo Levi. A Piazza Vittorio, arrivando quella di Cesare...

FERNANDA PIVANO

di Franco Buffoni “Ormai l’America mi si era snodata davanti e mi pareva impossibile che la frode della dittatura avesse potuto uccidere tanti nostri talenti. Il sogno americano di Roosevelt si era impadronito della nostra anima, delle nostre illusioni. Forse non avevamo capito niente, forse non c’era niente da capire, forse Alberto Mondadori, grande, grandissimo, sfortunato editore, aveva cercato di aiutarci a sognare. Traducevo per lui, senza pensare ad altro...

LA FABBRICA ILLUMINATA [ 1964 ]

    La fabbrica illuminata   MUSICA di Luigi Nono   TESTO   di Giuliano Scabia, e un frammento da “Due poesie a. T” di Cesare Pavese     1. fabbrica dei morti la chiamavano   esposizione operaia a ustioni a esalazioni nocive a gran masse di acciaio fuso esposizione operaia a elevatissime temperature su otto ore solo due ne intasca l’operaio esposizione operaia   a materiali proiettati relazioni umane per accelerare i tempi esposizione operaia a cadute a luci abbaglianti a corrente ad alta tensione quanti MINUTI-UOMO per morire?     2....

da FERIA D’AGOSTO Cesare Pavese [ 1908 – 1950 ]

Fine d'agosto Osvaldo Licini Amalasunta su fondo blu   __Una notte di agosto, di quelle agitate da un vento tiepido e tempestoso, camminavamo sul marciapiede indugiando e scambiando rade parole. Il vento che ci faceva carezze improvvise, m'impresse su guance e labbra un'ondata odorosa, poi continuò i suoi mulinelli tra le foglie già secche del viale. Ora, non so se quel tepore sapesse di donna o di foglie estive, ma il...
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